Nella splendida cornice della tenuta di San Rossore all’interno dell’omonimo parco, a pochi chilometri da Pisa, oltre 400 persone hanno partecipato alla giornata “Le vie dell’essere”, un percorso di consapevolezza guidato da Franco Berrino, Mauro Scardovelli e Piotr Cwojdzinski. Con la mediapartnership di Terra Nuova Edizioni.
Una giornata splendida, nel verde del parco di Migliarina-Massaciuccoli-San Rossore, che ha visto il tutto esaurito.
Ad accogliere i partecipanti, sintonizzandoli su una frequenza musicale “terapeutica”, ci hanno pensato Mauro Scardovelli e Piotr Cwojdzinski, con tastiera, violoncello, gong e campane tibetane; tutti gli strumenti erano accordati sui 432 hertz, cioè la frequenza alla base del nostro organismo. Il dottor Franco Berrino, epidemiologo ed esperto di alimentazione naturale, ha poi introdotto la camminata in meditazione invitando tutti i partecipanti ad adottare un ritmo adeguato alla recitazione di un mantra che favorisse la concentrazione, come Sat Nam, uno dei principali mantra del Kunfalini Yoga, che significa “vera identità”.
La camminata in meditazione si è snodata attraverso una parte dei sentieri del parco, che complessivamente comprende 25mila ettari di verde. Nel silenzio della contemplazione, accompagnate dai rumori della natura, i partecipanti hanno affrontato una passeggiata di una quarantina di minuti, per poi fare ritorno al punto incontro, nel cuore del parco di Villa Giraffa. Qui il dottor Franco Berrino ha parlato dei sette livelli di consapevolezza alimentare, mettendoli in relazioni con la maturità del nostro rapporto con il cibo. Si parte dal primo, quello materiale, tipico dei neonati che cercano il senso di sazietà; poi quello sensoriale; quello sentimentale; il quarto quello intellettuale, «dove si sono fermati i nutrizionisti e i dietologi, con le loro prescrizioni di gramature e tipologie di cibo» ha detto provocatoriamente Berrino; poi il quinto livello, quello ideologico, tipico di chi magari elimina le proteine animali per salvaguardare i diritti degli animali ma poi abusa di Coca Cola, alcolici e zuccheri; poi il livello sociale, cioè la consapevolezza di chi e cosa danneggiamo con ciò che decidiamo di mangiare; infine il livello della giustizia, della gratitudine e consapevolezza.
Il dottor Berrino ha parlato poi dell’utilità delle sostanze alimentari antiossidanti per la prevenzione dei tumori, aggiungendo un’utile sottolineatura: «Quando però il cancro c’è già, non bisogna eccedere con gli antiossidanti che eliminano i radicali liberi, pefché le cellule tumori si suicidano proprio grazie ai radicali liberi. Quindi troppi antiossidanti rallentano o impediscono la morte delle cellule tumorali». Il monito per tutti è stato quello di «tornare al vero cibo dell’uomo, cereali integrali, legumi, frutta e verdura», «riducendo le proteine animali e scegliendo cibi sostenibili che non impattino eccessivamente sull’ambiente, oltre che sulla salute».
Interessante e provocatorio anche l’intervento di Mauro Scardovelli, di Aleph Umanistica. «Ci troviamo dentro a una psicosi collettiva – ha detto – Siamo guidati da persone che, a livello evolutivo, sono regredite, che hanno perduto ogni cognizione di cosa sia l’empatia. Ma quando i popoli si risveglieranno, capiranno che di queste persone occorre prendersi cura come malati». «Oggi ci si deprime per il senso di impotenza – ha aggiunto – ma non bisogna arrendersi. Bisogna contrastare il neoliberismo imperante, che fa gli interessi dei ricchi e potenti. Oggi ci troviamo in una non-democrazia in cui la sovranità non è più del popolo, ma possiamo risvegliarci tutti e reagire».