La comunità di Merigar apre a nuove esperienze

Corsi, seminari, ritiri, meditazione, yoga, danze sacre e tradizionali tibetani: tutto questo è Merigar, il centro europeo della comunità internazionale Dzogchen, comunità che ha trovato la sua splendida sede tra le colline e le montagne del grossetano.

L’Associazione Comunità Dzogchen di Merigar è attiva dal 1981 e le sue attività si fondano sullo studio e sulla pratica degli Insegnamenti trasmessi dal Maestro tibetano Chögyal Namkhai Norbu.

«La comunità è infatti sorta proprio intorno al Maestro e studioso Chögyal Namkhai Norbu, uno dei maggiori eruditi e guida spirituale tibetana della nostra epoca, ed è attualmente presente con sedi in tutto il mondo» spiega Sergio Quaranta, membro del direttivo di Merigar, che nel grossetano è il centro principale dell’Italia e dell’Europa Occidentale, e fa parte sia dell’Unione Buddhista Italiana che dell’Unione Buddhista Europea. È attualmente uno dei Centri Buddhisti più noti in Italia.

La comunità di Merigar è nata «per promuovere un percorso di crescita individuale che tende all’evoluzione della persona come base per una vera evoluzione di tutta la società – spiega Quaranta – È una comunità laica, non settaria, che accoglie chiunque sia interessato a una via spirituale e voglia applicarla nella realtà della nostra attuale condizione relativa, integrandola con la vita quotidiana, al di là di diversi credi religiosi o filosofici e provenienze culturali. Proprio perché non richiede niente altro che un genuino interesse personale e altruistico, è aperta a tutti».

Merigar è anche sempre aperta «ad accogliere persone interessate e semplici visitatori – prosegue ancora Sergio Quaranta – Organizziamo durante tutto l’anno visite guidate, che mostrano e descrivono la terra di Merigar e i numerosi edifici che su essa sorgono; a partire dal Tempio della Grande Contemplazione, i tre Stupa, la ricca biblioteca e il cinerario.  Nel vicino paese di Arcidosso è visitabile anche uno dei più importanti musei di Arte e Cultura Orientale e Tibetana, piccolo scrigno di oggetti d’arte sacra e d’uso quotidiano unico in Italia».