Apriamo il cantiere Luzzi
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Si tratta di un complesso di edifici immersi in un parco occupati da circa 400 immigrati di diversa provenienza, in maggior parte rumeni, che la Regione Toscana ci ha chiesto di considerare come principale caso di studio nell’ambito di una ricerca dal titolo “HOUSING FRONTLINE: MODELLI DI INCLUSIONE ABITATIVA E SOCIALE ATTRAVERSO PROCESSI DI AUTOCOSTRUZIONE E AUTORECUPERO” . Quello che vi chiederemmo è di dare un contributo su questo tema durante una giornata di lavoro che è la prima tappa di quello che abbiamo denominato “Cantiere Luzzi”. Vorremmo fare del seminario un luogo di confronto tra esperienze simili e di scambio di progettualità sul futuro del Luzzi come “bene comune”, a partire dalle linee guide proposte nel documento allegato approvato dalla Giunta Regionale Toscana. Il destino dello sgombero forzato pareva segnato per gli occupanti, ma contro questa scontata conclusione ci stiamo battendo insieme a una rete di associazioni locali e il seminario dovrebbe servire a dimostrare che altre strade sono percorribili: attivazione di strategie di autorecupero, percorsi di accoglienza differenziati e non assistenziali, mix di funzioni legate alla vocazione del luogo e alla sperimentazione di modelli innovativi di abitare, attivazione di piccole economie locali (microimprenditorialità ed empowerment di soggetti che hanno difficoltà di accesso alla formazione e al mondo del lavoro, agricoltura sociale, gestione partecipata del bosco etc.). La giornata si concluderà con una cena conviviale per tutti coloro che vorranno trattenersi dopo la chiusura dei lavori.
Per inviare adesioni e per qualsiasi ulteriore informazione contattate:
Anna Lisa Pecoriello 348 8008359
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