Martedì 6 dicembre 2016 presso il Mercato Centrale di Firenze si terrà l’incontro: “Scienza e conoscenza del caffè: dalla tazza al campo”.
Interverranno:
Paolo Entico Sertori (Funzionario Tecnico presso Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo – AICS)
Patrizia Pinelli (Docente di Scienze Merceologiche, DISIA-Unifi Università di Firenze)
Modera:
Francesca Camilli (Iibimet-CNR)
L’incontro prevede una parte introduttiva sulla coltura del caffè da un punto di vista agronomico, si analizzeranno le implicazioni ambientali, socio-politiche e culturali della filiera produttiva nonché la qualità del prodotto, in riferimento a varietà e origine geografica, per focalizzarsi infine sugli aspetti nutrizionali della bevanda, con particolare riguardo agli effetti di caffeina e antiossidanti sulla nostra salute.
Il caffè è una tra le più importanti colture prodotte nelle aree del pianeta caratterizzate da climi tropicali e subtropicali. In senso stretto, non si tratta di un bene di consumo essenziale per la dieta umana: ancora oggi infatti è considerato prodotto di lusso, soprattutto se si pensa alle popolazioni residenti nei Paesi produttori.
Il caffè non ha mai avuto un ruolo alimentare fondamentale per l’uomo, ma il suo uso ha origini remote. Contrariamente a quanto succede per buona parte delle colture alimentari, solo una parte della produzione mondiale di caffè viene consumata nei Paesi produttori: gran parte di essa è infatti commercializzata e consumata nei Paesi del “primo mondo”. Negli ultimi decenni si è assistito a un progressivo aumento nella domanda di caffè a livello globale e ciò ha determinato una spinta verso un aumento di produzione spesso non sostenibile, sia a livello ambientale che socio-politico.
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