Calzini sul comò (Ti amo ma non li trovo!) di Jacopo Fo
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sentimentali.
Non ci sarebbero neanche le guerre.
Io mi sento di poter affrontare questo tema di fronte a una platea
solo perché, modestamente, nel settore patimenti amorosi
strazianti, notti insonni a piangere e a strapparsi i capelli
e i peli delle ascelle, sono un’autorità internazionale.
Non avete mai provato a strapparvi i peli delle ascelle per la
disperazione? Dovreste provare, è un’esperienza.
E in questo spettacolo ve lo dimostrerò. Ho delle cicatrici.
Si, parecchie. E tutte zig zagate, perché così fa
più male. Quando le hanno viste al pronto soccorso volevano
farmi l’anestesia prima di ricucirmele. Ma io ho detto: “No.
Il dolore fisico non è nulla.” Subito dopo hanno
iniziato a ricucirmi ed ho iniziato a urlare e ho chiesto se
sull’anestesia potevo ripensarci. Anzi gli ho chiesto se potevano
darmi tutta l’anestesia che avevano. E magari lanciare anche
un allarme regionale per requisire quella di altri ospedali.
Poi ho telefonato a un mio cugino che è della mafia e
gli ho chiesto se mi faceva avere un po’ di roba illegale.
Comunque in questo spettacolo non mi occuperò del dolore.
Piuttosto di quelle domande trabocchetto tipo:
Ti sembro ingrassata?…”
L’ingresso sarà gratuito