Corso per la salvaguardia dei semi
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Fine ore 13.00 del 30 luglio
Come salvare i semi e costituirsi una propria banca genetica familiare.
Circa 40 anni fa nascevano i primi embrioni dei movimenti di seed savers (custodi di sementi) e, assieme a loro, una rete di banche genetiche mondiali per rispondere all’esigenza di conservare i semi delle varietà più antiche di piante alimentari, quali ortaggi, cereali e leguminose di cui in quegli anni, con l’avvento della cosiddetta rivoluzione verde, stavano cominciando a scomparire. Purtroppo a distanza di decenni il problema di porre sotto conservazione l’ampio spettro della biodiversità rurale diffusa nel pianeta è ancora lontano dal realizzarsi, soprattutto in Italia, che ha avuto in passato una florida civiltà contadina. Sono ancora tante e innumerevoli le varietà di semi in attesa di essere riscoperte, catalogate e messe in stato di conservazione. Purtroppo anche il gesto stesso di raccogliere i semi dalle proprie coltivazioni e preservarli di anno in anno è stato dimenticato e i nuovi appassionati di orto familiare dipendono sempre più dalle sementi in busta che si acquistano nei supermercati o nei garden centers, sementi spesso ibride che non si possono nemmeno riseminare. In questo corso verranno esaminate tutte le tecniche di moltiplicazione dei semi ortivi più comuni, le distanze di isolamento fra le varietà per non rischiare di mescolarne le varietà con scambi di pollini, la pulizia delle sementi dopo la raccolta, le tecniche di stoccaggio ed essiccazione, come evitare le malattie trasmissibili da seme, come ricercare vecchie e tradizionali del proprio territorio non ritrovabili in commercio ma dotate di gusti e qualità superiori, i problemi legislativi che rendono difficile la vita alle sementi. Si parlerà anche della loro coltivazione tramite tecniche di agricoltura naturale con la visita di esempi viventi di orti conservativi, di come costruire un archivio vivente casalingo di sementi e di come questo impegno di custodia di sementi possa essere trasformato in una attività capace di dare soddisfazioni economiche e autofinanziamento. Inoltre saranno illustrate le caratteristiche negative delle sementi ibride F1 in relazione alle produzioni in un orto familiare e perché invece indirizzare le proprie scelte verso le varietà a impollinazione aperta.
Contatti
Alberto Olivucci
Ca’ del Santo
Via Varco Biforca 7
Fraz. Collina
61018 San Leo
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Tel. 0541 924036
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