La vita è fatta di relazioni. Sapersi relazionare in modo consapevole ed efficace è tra le qualità più apprezzabili di un essere umano.
E’ ciò che può contribuire a farlo sentire accettato, benvoluto. E’ ciò che può procurargli successo nella vita e nella società. Indirettamente, anche gli altri ne sono beneficiati.
Se si osserva il proprio grado di soddisfazione e quello di chi ci sta intorno, non è difficile notare che gran parte dei problemi di cui si parla riguardano i rapporti interpersonali.
La relazione con l’altro può renderci felici o tristi, può essere fonte di gioia così come di preoccupazione.
La vita terrena è una dimensione in cui l’altro gioca un ruolo significativo. Si ha bisogno dell’altro per evolvere.
L’importanza di questa area della vita e della crescita generalmente non è commisurata alla cura e all’attenzione che vi si dà.
La tendenza generale è dare le cose per scontate, adagiandosi su modelli relazionali acquisiti da altri, dalla famiglia, dalla società, dalle cerchie, credendo che gli schemi consolidati possano renderci felici, o almeno dettarci i comportamenti giusti da tenere con l’altro.
La morale, il bon ton, l’etichetta, in tempi recenti si stanno trasferendo in mode e tendenze, convergendo consensi su social e arrivando addirittura a costruire falsi miti e lead generations. Col risultato che “l’altro” è diventato qualcosa o qualcuno di sempre più virtuale, lontano, come virtuale e lontano è il rapporto con se stessi.
Ne deriva l’allargarsi della voragine interiore di vuoto e solitudine che, in fondo, attanaglia chi si lascia vivere evitando di guardarsi dentro, preferendo omologarsi a ciò che gli altri hanno deciso.
La dipendenza affettiva
Tale contesto è terreno fertile per l’insorgere della dipendenza affettiva. Essa è un fenomeno in crescita, secondo le statistiche. In misura più o meno accentuata è alla base di tutti i problemi di relazione.
Viene chiamata anche co dipendenza, perché è reciproca. L’altro rispecchia e riflette il lato di sé che non si vede, la parte più oscura, quella che fa male, e che si cerca di coprire e nascondere con l’immagine esteriore. Così, si è attratti da persone che inconsciamente rimandano quel “dentro” che inesorabilmente si fa strada per essere visto, riconosciuto e risolto. E altrettanto accade per l’altro.
La dipendenza affettiva ha molte sfaccettature e implicazioni. Sovente si tende a girare attorno al problema, negandolo, oppure indagandolo a livello puramente intellettuale. Ciò non serve a venirne a capo. Nemmeno è utile spostare sull’altro un problema che è solo di chi ce l’ha.
La dipendenza affettiva ha a che fare con emozioni, sistemi di credenza, abitudini, ma non può essere risolta a livello puramente comportamentale, ossia semplicemente astenendosi dal portare avanti il rapporto che fa star male. Escludere l’altro dalla propria vita non è un rimedio, ma un palliativo. Se non la si risolve profondamente, essa ritornerà alla prossima relazione. L’unico modo per guarirla è riempire, da dentro, il vuoto che l’altra persona non ha evidentemente riempito da fuori.
Non è nella natura delle cose che l’altro colmi un buco che può essere solo affrontato e riparato lavorando su se stessi. Prendere consapevolezza del vuoto interiore è il passo decisivo verso l’uscita dalla dipendenza affettiva. E’ così possibile accorgersi che la voragine riguarda la paura, la mancanza d’amore per se stessi.
“Guarire le Relazioni”
Questo corso è una creazione di Renata e Asimo. Dopo molti anni di lavoro nella coppia e con le persone, è stato elaborato un metodo efficace per comprendere i motivi legati alla problematicità in relazione, e risolverli partendo da se stessi, per così riscoprire la gioia di aprirsi all’altro come anche di stare da soli in modo amorevole e creativo.
Le relazioni che in questo percorso prendiamo in considerazione sono quelle di coppia, di amicizia, di parentela, di lavoro, di vicinato, ecc…
Tutte le relazioni sono accomunate da dinamiche simili per un semplice motivo: tutte fanno capo a se stessi. Siamo noi, con la nostra storia personale, le nostre caratteristiche e strutture mentali ed emotive, alla base di ciò a cui ci relazioniamo.
In questo corso si affrontano i seguenti temi:
– che cosa è relazione
– come e perché si dipende dall’altro;
– perché si soffre in relazione;
– come avere a che fare con conflitti di relazione e come scioglierli;
– come affrontare paura e rabbia;
– osa vuol dire che l’altro è uno specchio;
– perché si attraggono sempre persone di un certo tipo;
– come congedarsi da relazioni passate a cui si è ancora legati energeticamente;
– come sanare il vuoto emotivo che è alla radice della dipendenza;
– ome amare se stessi;
– come esser consapevoli dei propri bisogni reali;
– come individuare il tipo di condivisione che si vuole con l’altro;
– come comunicare;
– come star bene da soli: il lato luminoso della solitudine e come viverla;
– ome relazionarsi con l’altro sulla base della propria verità sentita e percepita nel corpo.
Si apprende esperienzialmente a relazionarsi con l’altro sulla base della verità. Ciò è la base per la fioritura dell’ amore incondizionato, il quale non è sottomissione all’altro in nome di un’ideale morale, né un tentativo di salvare l’altro o di fare anche la sua parte cercando di renderlo felice a tutti i costi.
L’amore incondizionato sboccia quando si va oltre il giudizio, e ciò accade quando non si è più identificati col giudice interiore o super-ego.
Amore vero è innanzitutto esser fedeli a se stessi, riconoscere e rispettare il proprio spazio e la propria energia, e da questa centratura condividere con l’altro i propri tesori, e ricevere ciò che l’altro porge. Si scopre così che la condivisione arricchisce entrambe, e col dare e ricevere si fluisce in una nuova realtà, che è maggiore della somma delle due individualità.
“Guarire le Relazioni” è un percorso affascinante e unico di scoperta della solitudine come dell’amore. Essi sono due lati della stessa medaglia, che è la relazione.
In solitudine, si è totalmente connessi con se stessi, riversati in se stessi, in relazione con se stessi. La solitudine è appagante solo se si è a contatto con l’essenza, mentre risulta scomoda se non si è in grado di vedere nient’altro che il proprio ego.
Apprendiamo dunque come riconnettersi con l’essenza, la propria unicità. Si scopre allora che è impossibile soffrire perché si è soli. Se si è totalmente presenti a se stessi, ne scaturisce gioia incondizionata. Questo spazio di connessione continua poi in relazione. In amore, si è completamente connessi sia a se stessi che all’altro. Non si smarrisce il senso di sé, che viene ad arricchirsi, ad ampliarsi. Allora può espandersi all’infinito, fino a comprendere l’intera umanità e annullare ogni separazione.
A chi è rivolto il corso
“Guarire le Relazioni” è adatto a chi:
– si relaziona volentieri con gli altri ma incontra problemi di vario tipo (incomprensioni, litigi, scontentezza, sbalzi d’umore, incomunicabilità, delusioni, separazioni, abbandono, ansia d’invasione, ecc…);
– vorrebbe relazionarsi ma ha paura, è isolato, ha poche relazioni, si sente rifiutato o non riesce a legare;
– ha appena vissuto una separazione ed è alle prese con l’elaborazione della perdita o dei sospesi rimasti.
L’unico prerequisito necessario è essere sobri e non assumere sostanze che nuocciono al lavoro di presenza (esempio, droghe o psicofarmaci).
I conduttori Renata e Asimo
Renata e Asimo sono una coppia di ricercatori nel campo della crescita personale, appassionati di tutto ciò che è inerente il mondo interiore, la meditazione e la consapevolezza. In decenni di studi, esperienze e pratiche, la
loro formazione ha riguardato le scienze umane, le cure naturali, il lavoro con l’energia e il respiro, il tantra, le arti visive, le wellness therapies, l’insegnamento.
Renata e Asimo sono autori dei contenuti del sito dei libri ed ebook in esso presentati.
Il loro approccio unisce doti di intuizione ed ascolto, professionalità, visione risvegliata.
Informazioni pratiche
“Guarire le Relazioni” è un ritiro residenziale e si svolge in provincia di Verona in zona Lago di Garda. Ci ospita un albergo a conduzione familiare riservato al gruppo, con spazi protetti, sala di meditazione, ristorante veg., camere doppie / singole.
Il corso è a numero chiuso, si consiglia prenotarsi per tempo.
La prossima data cade nel ponte del 2 giugno. Il corso inizia il 30 maggio alle ore 14.30 e finisce il 30 giugno alle ore 17.00.
Ecco le date del 2019 – 2020:
30 maggio – 2 giugno 2019
30 maggio – 2 giugno 2020
5 – 8 dicembre 2020
Ogni ritiro è concluso in se stesso. Al termine dei 3 giorni e mezzo si rilascia un attestato di frequenza.
Per il calendario aggiornato si consiglia di visitare il sito e iscriversi alla newsletter.
Costi: la quota di 450 euro comprende corso, vitto alloggio in pensione completa e materiali integrativi.
Per approfondire
Sul sito si possono leggere articoli ed ebooks di approfondimento, e le testimonianze di chi ha già partecipato al corso www.channelhealing.it
Contattaci
Per domande, chiarimenti, informazioni pratiche, contattaci. Chiamaci al 3281534540.
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