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Il cammino materano: la Via Peuceta

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Quando
Da Sabato 31 Ottobre 2020 a Sabato 7 Novembre 2020

Daremo l’addio al mare per inoltrarci in una lussureggiante foresta di ulivi. A farci compagnia: masserie, trulli e muretti a secco, boschi che furono rifugio di briganti, strade medievali e antichi tratturi, le steppe della Murgia e commoventi scenari rupestri. A condire il tutto una struggente gastronomia contadina.
sa 31: Arrivo e visita di Bari.
Arrivo nel pomeriggio e visita della città. Ci perdiamo tra gli stretti vicoli della città vecchia e ne gustiamo i sapori tipici prima di voltare le spalle all’Adriatico e dirigerci verso la terra degli ulivi il giorno seguente dopo una notte ristoratrice.
do 1: Bitetto – Cassano delle Murge
25 km – 7 h . [+241/-41]
Trasferimento in treno fino a Bitetto e di lì a piedi fra uliveti, mandorleti e vigneti che tingono le vaste distese della piana nelle quali sorgono antiche masserie, trulli e muretti a secco. E’ questo il paesaggio che accompagna il viandante per tutta la tappa nella progressiva salita verso l’altopiano delle Murge.
lu 2: Cassano delle Murge – Santeramo in Colle
22 km – 6 h – [+303/- 160]
La tappa si svolge prevalentemente all’interno del bosco di Mesola: un percorso tra roverelle, fragni, lecci, fustaie di pino d’Aleppo e arbusti tipici della macchia mediterranea. Lungo il cammino si susseguono tutti gli scenari tipici del paesaggio murgiano: creste rocciose, cavità carsiche, dolci pendii, lame, campi di grano e brulli pascoli delimitati dai caratteristici muretti a secco.
Durante il tragitto, siamo ristorati dalle prelibatezze delle tipiche masserie di questa terra.
ma 3: Santeramo in Colle – Altamura
24,2 km – 7 h – [+250/-256]
Lasciamo Santeramo in Colle per addentrarci nel cuore dell’Alta Murgia, tra le più importanti aree steppiche d’Italia. Ad accompagnarci licheni, muschi, orchidee selvatiche e il caratteristico “lino delle fate” che conferisce al paesaggio un aspetto quasi lunare. Lungo la tappa incontriamo il complesso di Grotta Sant’Angelo, luogo di culto micaelico tra i più importanti dell’antica Apulia, e il sito rupestre di Fornello. Dopo aver incrociato le nostre orme con quelle dei dinosauri, l’ultimo tratto lo percorriamo su un’antica carraia medievale che ci conduce ad Altamura, dove ci aspettano Federico II e un pane superlativo.
me 4: Altamura – Gravina in Puglia
20 km – 5 h – [+145/-272]
Dalla cattedrale di Santa Maria Assunta attraversiamo l’incantevole centro storico di Altamura in compagnia del profumo di pane caldo. Il paesaggio si estende su campi coltivati a grano e legumi. Si arriva a Gravina in Puglia attraversando un bosco e percorrendo un’antica strada lastricata.
gi 5: Gravina in Puglia – Picciano
24 km – 7 h – [+489/-406]
Attraversiamo l’affascinante ponte acquedotto in pietra che collega scenograficamente due sponde del burrone, e che permette di raggiungere il pianoro della Madonna della Stella. Ci troviamo sulla collina di Botromagno, luogo del primo insediamento di età Neolitica della zona e successivamente sede di Sidion, una delle più importanti città della Peucezia. Nella parte restante del percorso attraversiamo il Bosco Difesa Grande.
ve 6: Picciano – Matera
20 km – 5 h – [+452/-503]
La straordinaria bellezza e unicità dell’habitat rupestre si svela lentamente agli occhi del viandante: si scoprono pian piano i dirupi e le grotte sulle cui pareti l’uomo ha lasciato le tracce della sua continua presenza dalla preistoria fino ai nostri giorni. Il percorso lambisce la Riserva Naturale di San Giuliano, una delle più importanti zone umide della Basilicata, e la Cripta del Peccato Originale. Poi, finalmente, Matera e i suoi Sassi.
sa 7: Visita di Matera
Ci lasciamo affascinare dai Sassi di Matera e dalle sue chiese rupestri.
do 8: Rientro
LA GUIDA – FERNANDA DI MASTROPAOLO
L’ultima delle mie vite precedenti nella Cooperazione Internazionale allo Sviluppo. In quella attuale, Guida Ambientale Escursionistica con il pallino per la comunicazione digitale, lo storytelling, la fotografia e il videomaking. In equilibrio precario tra nomadismo e stanzialità, mi interesso di permacultura, ecovillaggi, meditazione e spiritualità e faccio il pane con la pasta madre. Amo le api di un amore non corrisposto. Ho una passione feticista per penne colorate, evidenziatori, liste, elenchi puntati e bibliografie. Le mie parole chiave: lentezza, leggerezza, responsabilità, libertà, giustizia, sostenibilità…e pigrizia. Il mio motto: “la felicità è un muscolo volontario”. Adoro imparare cose nuove. Detesto il vittimismo e il caffè zuccherato. Canto sotto la doccia.
Per info e contatti
tel 0583-356182 | 331-9165832
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