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Piante e animali perduti

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Quando
Da Sabato 24 Settembre 2016 a Domenica 25 Settembre 2016

Dove
Guastalla (Re)

Due giorni per avvicinarsi alla cultura del giardino, conoscere l’arte del paesaggio, promuovere la conoscenza delle piante, di specie vegetali e animali tradizionali o a rischio estinzione, sensibilizzare al rispetto dell’ambiente. È la mostra-mercato “Piante e animali Perduti”, uno degli eventi italiani più attesi dagli appassionati del verde e dai custodi della biodiversità, in programma il 24 e 25 settembre a Guastalla (RE), piccola capitale gonzaghesca sul Po a pochi chilometri da Mantova, Reggio Emilia e Parma.
Quest’anno la manifestazione, organizzata a cura dell’architetto Vitaliano Biondi dall’ Associazione Guastallese Gemellaggi ed Eventi, con il patrocinio del Comune di Guastalla, della Provincia di Reggio Emilia e della Regione Emilia Romagna festeggia la ventesima edizione affrontando, con un approccio sempre più contemporaneo, il tema del rapporto tra terra, esseri umani e altri esseri viventi.
Con quasi 500 espositori, si rinnova così lo spettacolo emozionante di forme, colori e profumi inebrianti di fiori e piante che rendono la cittadina un vero Eden. Sotto i portici secenteschi e nelle vie del centro i migliori vivaisti italiani propongono ai tanti appassionati selezioni di camelie, rose antiche e da collezione, ma anche orchidee, piante acquatiche, piante perenni a fioritura autunnale come l’aster, piante aromatiche officinali. E ancora ci sono piante da frutto e frutti antichi dai sapori unici come l’uva fogarina, la prugna zucchella di Lentigione, il melo campanino, le pere passa crassana e il giuggiolo. Inoltre mele e pere di ogni forma, colore e provenienza rendono uniche le mostre pomologiche di centinaia di frutti dimenticati del territorio, presentate da aziende specializzate e da Istituti Agrari.
Quest’anno arricchiscono la manifestazione alcune novità. Innanzitutto Giardini per galline, giardini progettati da alcune tra le più importanti paesaggiste per razze diverse di gallina, poi una sezione dedicata agli insetti impollinatori: farfalle, coleotteri, api, veri indicatori della salute di un territorio, la cui protezione è sempre più urgente per il mantenimento della biodiversità e per la sopravvivenza dei vari ecosistemi. In mostra tra l’altro una proposta originale realizzata da Paolo Parlamento Tosco, un agricoltore delle montagne biellesi che ha creato gli hotel per insetti da appendere ai rami del giardino e del frutteto, nell’orto o sul balcone di casa.
Infine Piante e animali perduti assegna un ruolo da protagonista alle tradizioni pastorali. La scoperta sulle Alpi di strumenti musicali di pastori del XIV-XV secolo ha dato slancio alla ricostruzione e ricerca delle potenzialità di corni alpini, flauti in osso, campanacci, utilizzati un tempo come utensili di lavoro, di rito e di musica. Per questo motivo sono in programma, grazie alla partecipazione del professor Michele Corti, docente di zootecnica all’ Universita’ degli Studi di Milano, e autore del volume La civiltà dei bergamini. (Centro studi valle Imagna, Sant’Omobono) incontri e laboratori dedicati alla conoscenza di antiche tradizioni e alla costruzione del bastone da pastore e del corno musicale.
La kermesse guastallese oltre a numerose rarità botaniche, al mercato di semi e ortaggi presenta due altre sezioni: una dedicata all’artigianato di qualità, l’altra agli antichi sapori con specialità agroalimentari italiane e genuine prelibatezze del territorio come il parmigiano-reggiano, l’aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia e il lambrusco. Non mancano l’editoria del settore con novità librarie e riviste sul tema botanico e sull’architettura, laboratori per riscoprire arti antiche (dalla tessitura alle dimostrazioni pratiche di utilizzo della lana e del truciolo, all’intreccio del salice), il mercato del vintage e l’incontro degli amanti del tabarro.
Spazio anche alla biodiversità zootecnica ( sabato 24 settembre a Palazzo Ducale) con il XIV convegno organizzato da R.A.R.E (Razze autoctone a rischio di estinzione), dove i maggiori esperti italiani si confrontano sul futuro delle razze autoctone italiane alla luce della nuova programmazione europea.
Diverse attività in programma nella due giorni sono orientate a creare la giusta consapevolezza nei bambini a rispettare la natura e gli animali e a diventare attori positivi nel preservare l’ equilibrio nella terra. Nel giardino di Palazzo Ducale una “fattoria”  riunisce galli, galline, capre, pecore, maiali, vacche e asini, oche, alcuni di razze antiche come la pecora cornella e la vacca rossa reggiana, con l’obiettivo di avvicinare grandi e piccoli al grande patrimonio rappresentato dalle razze animali di casa nostra e dai loro fieri allevatori, spesso esposte al rischio di estinzione a causa della bassa resa o di difficoltà particolari nel processo di produzione. Sempre a proposito di animali a Guastalla non ci si dimentica degli animali fantastici e mitologici. Un appuntamento irrinunciabile per i bambini poi è quello con gli asini, autentici protagonisti di Piante e Animali perduti, grazie alla collaborazione con Massimo Montanari dell’asineria didattica “Aria Aperta” che da oltre 15 anni promuove l’utilizzo educativo dell’asino.
Infine per i più piccoli sono in programma laboratori didattici, spettacoli, dimostrazioni dell’antica arte della falconeria e i giochi di un tempo come la corsa con i sacchi e tiro alla fune.
Ingresso 3 euro.
Per informazioni:

www.pianteeanimaliperduti.it

www.facebook.com/pianteeanimali.perduti.5

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