A piedi tra i borghi abbandonati dell’Appennino. Suggestioni, storia ed emozioni
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Un itinerario sulle montagne del modenese per scoprire ciò che resta degli antichi piccoli centri che hanno custodito per secoli cultura e tradizioni di un passato di resilienza.
Suggestioni, emozioni, luoghi che evocano tempi passati, una vita fatta di semplicità e, sì, anche povertà, ma dignitosa e con solide radici, in una vera e propria «cultura della resilienza»: sono tanti i borghi abbandonati che si incontrano sull’Appennino emiliano e che possono regalarci esperienze uniche.
Immobili in un tempo sospeso, fusi con la natura che li circonda, ci parlano attraverso le loro mura di sasso, il legno consumato dalle intemperie, gli oggetti che ancora vi si ritrovano, frammenti di storie che si possono solo immaginare.
Alcuni sono tornati a vivere grazie ad associazioni culturali locali, altri per iniziativa di privati, mentre altri ancora giacciono sepolti in mezzo alla vegetazione del sottobosco.
Marta Ravanetti, sul numero di aprile della rivista Terra Nuova, propone un itinerario, suddivisibile in tre parti, attraverso l’Appennino modenese, che vi porterà alla scoperta di alcuni dei più suggestivi borghi abbandonati della regione.
Leggi l’articolo completo di Marta Ravanetti sul numero di aprile della rivista Terra Nuova, che trovi in edicola, nei negozi bio e che puoi anche ordinare comodamente da casa QUI
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