La Fondazione Pantellini ha lanciato una raccolta fondi per finanziare uno studio su malati oncologici che non rispondono più alle cure, con l’obiettivo di fornire una terapia di supporto che migliori la qualità della vita e garantisca dignità alle persone.
La Fondazione Pantellini ha avviato una raccolta fondi per finanziare uno studio che partirà dopo l’estate e che coinvolgerà pazienti oncologici che non rispondono più alle cure e che non rientrano più in nessun protocollo, per i quali l’attesa di sopravvivenza è ridotta e la qualità della vita altamente compromessa
«La nostra è una grande scommessa, ma partiamo da basi solide e contiamo di
poter fornire ai malati una terapia di supporto che li sostenga» spiega il dottor Guido Paoli, fisico, vicepresidente e responsabile scientifico della
Fondazione Pantellini, nonché autore del libro
Ascorbato di potassio (Terra Nuova Edizioni).
«La possibilità di un supporto utile e non tossico è un argomento di grande significato e di importanza strategica per il rispetto della dignità delle persone. Proprio il miglioramento della qualità di vita rappresenta il punto chiave del progetto che vogliamo portare avanti, insieme a un possibile incremento delle aspettative di vita».
Il progetto
«Lo studio è stato impostato prevedendo per i pazienti a fine cura, e mandati a casa con terapia palliativa, un trattamento di supporto secondo la metodica Pantellini, basato sulla somministrazione più volte al giorno di ascorbato di potassio con ribosio per alleviare la sintomatologia dolorosa e dare la migliore qualità di vita possibile, limitando al massimo l’impiego di antidolorifici di tipo oppioide che comportano effetti collaterali sia a livello intestinale che del sistema nervoso centrale» spiega Paoli.
«Il vantaggio di questa metodica è proprio l’utilizzo di sostanze fisiologiche con limitatissimi rischi di effetti collaterali. Lo studio prevede di arruolare un massimo di venti pazienti oncologici affetti da tumori solidi che non rispondono più a trattamenti radio-polichemioterapici e che sono indirizzati a palliazione per il dolore, da monitorare a livello domiciliare. La durata prevista è di dodici mesi o comunque un tempo compatibile con le aspettative di vita. Lo studio inizierà a settembre 2020 e si concluderà nell’agosto 2021».
«Ogni paziente sarà visitato all’inizio per avere i parametri clinici e biologici, per impostare il diario clinico e proporre lo schema di supporto più idoneo. Il protocollo generale va considerato come una linea guida da adattare caso per caso in base alle condizioni specifiche di ciascun paziente. La qualità di vita sarà monitorata attraverso visite mediche periodiche, la risposta a uno specifico questionario e il monitoraggio di parametri clinici obiettivabili. Tutti i possibili effetti collaterali saranno annotati nel diario clinico nel corso dello studio».
I fondi che verranno raccolti con il crowdfunding, fa sapere la Fondazione, serviranno per sostenere:
• tutti i costi per i farmaci da destinare alle persone arruolate nel progetto, che riceveranno quindi assistenza professionale e farmacologica completamente gratuita;
• tutte le spese relative agli esami del sangue e le indagini strumentali di controllo per le persone arruolate;
• i rimborsi spese ai professionisti coinvolti nel progetto.
IL LIBRO
L’ascorbato di potassio è
un composto di grande interesse biologico, derivato dell’acido ascorbico (comunemente noto come vitamina C). Oltre a esplicare un’importante
azione antiossidante, è indispensabile per la sintesi del collagene e dei tessuti connettivi, aumenta l’assorbimento del ferro, contribuisce all’accrescimento delle ossa, migliora la resistenza alle infezioni e
potenzia il sistema immunitario. Qualità che gli hanno fatto guadagnare l’appellativo di “molecola intelligente”.
A portare alla ribalta l’ascorbato di potassio sono stati gli studi e le ricerche del biochimico Gianfrancesco Valsé Pantellini, scomparso nel 1999, il cui principale contributo è stato quello di offrire una visione diversa dei tumori.
In questo libro l’autore, collaboratore ed “erede” del Pantellini, fa il punto sulle applicazioni terapeutiche dell’ascorbato di potassio in tante condizioni patologiche del nostro tempo, spiegandone il meccanismo d’azione, i processi che innesca nel nostro organismo e le modalità di assunzione in caso di necessità.
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