Anche il cinema guarda alla sostenibilità
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L’industria cinematografica ha un pesante impatto sull’ambiente, e proprio per ridurlo sono nati protocolli di certificazione che, laddove applicati, permettono di scegliere soluzioni più eco-compatibili. Come nel caso di EcoMuvi.
Fare cinema e tv inquina; è facile intuirlo, soprattutto quando si tratta di grosse produzioni, che hanno troupe numerosissime, che magari puntano su effetti speciali o che effettuano le riprese in luoghi dove deve approdare tutta la «macchina» complessa che sta dietro alla cinepresa. Si pensi, per esempio, all’energia elettrica consumata, ai mezzi di trasporto, ai rifiuti prodotti.
Pur accettando il fatto che l’industria cinematografica non potrà mai essere del tutto ecosostenibile, ci sono comunque passi e scelte che oggi sono possibili per ridurre l’impatto sull’ambiente. Da qualche anno sono nati protocolli da seguire per ottenere apposite certificazioni e riconoscimenti.
Sono stati fatti passi avanti significativi, per esempio con il protocollo di EcoMuvi. Ne parliamo sul numero di gennaio della rivista Terra Nuova.
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