Anche le formiche nel loro piccolo si saziano

Qualcuno ha ancora le formiche in cucina? Sparite. Una volta finito il periodo dedicato alle provviste, se ne sono andate senza lasciare traccia. Ora chissà di quale attività si stanno occupando, magari scavano dei cunicoli, forse mettono in ordine in ordine la dispensa… o fanno figli.

Il loro periodo di solito è il mese di aprile. E in aprile infatti puntuali sono apparse in processione nella mia cucina, passando con discrezione lungo il battiscopa. Affinando lo sguardo, ho seguito il loro percorso e ho notato un buchino minuscolo dal quale entravano.

Per respingerle qualcuno mi aveva suggerito il dentifricio, da usare come stucco. Il suo odore mentolato confonde il loro senso dell’orientamento, infatti le formiche si orientano seguendo una traccia olfattiva lasciata dalle esploratrici, a base di acido formico.

Se provate a pulire con un batuffolo di cotone e alcol anche solo un centimetro del loro tracciato, di colpo si confondono e non sanno più dove andare. Seguendo il consiglio ho quindi tappato il buco, poi le ho spazzate e rimesse in terrazzo. Ha funzionato perfettamente, solo che dieci giorni dopo avevano trovato un altro buchino. Sono così piccole!

A me onestamente non hanno mai creato molti problemi, era più una questione di immagine. Le formiche non solo sono pulite, ma sono addirittura spazzine: dove passano non c’è più una briciola, né un granello di sabbia. Li ritroviamo tutti ordinati meticolosamente nella loro tana, che è fuori.

Quindi sostanzialmente ci puliscono la cucina e la dispensa, togliendo anche esche alle più temibili farfalline, che vengono invece d’estate.

Non mi andava di commettere genocidi di formiche sapendo che dopo circa un mese sarebbero svanite comunque, almeno fino alla primavera successiva. Ho notato quanto fossero acute, intelligenti e strategiche e ho avuto un’illuminazione: la colomba avanzata dal periodo pasquale. Carboidrati e tanti deliziosi zuccherini sulla crosta. Quella sì che gli sarebbe piaciuta!

E allora perché non sbriciolarne un po’ subito fuori dalla porta, nel punto in cui passavano per entrare? Se avessero trovato cibo di prima qualità proprio vicino alla tana, perché avrebbero dovuto affrontare un viaggio lungo e pieno di insidie per arrivare fino alla mia dispensa?

Ecco fatto. Le formiche, che sono intelligenti, hanno fatto tesoro del mio dono, che a loro basterà per tutto l’inverno! Mi sono risparmiata tanto sangue cattivo e a loro ho evitato morti e feriti.

Poi mi sono ricordata di una storia che racconta Vandana Shiva. In India, in alcuni villaggi si usa fare un’offerta alle formiche, formando un bellissimo disegno fatto di chicchi di riso cotto. Non solo gli forniscono cibo come ho fatto io, ma questa offerta è fatta attraverso un disegno. I nativi, come spiega bene Freya Mathews, vivono ancora la gratitudine verso madre natura. E la gratitudine è la radice della grazia, intesa come eleganza e armonia, come gioia.

Tante ricette semplici ed ecologiche per la casa e il bucato senza l’utilizzo di prodotti tossici e inquinanti grazie ai consigliche provengono dall’esperienza e dalla passione dell’Associazione Uomini Casalinghi, un nutrito gruppo di esperti tutto al maschile.

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