Myrtus communis
– Parti usate: foglie.
– Proprietà: antinfiammatorie, antireumatiche, antisettiche, astringenti, balsamiche, tossifughe.
– Controindicazioni: ad alte dosi è irritante delle mucose e può causare nausea e depressione. Da evitare in gravidanza e durante l’allattamento.
Per i medievali, le foglie erano afrodisiache: all’occorrenza, le polverizzavano e le cospargevano sul corpo!
Di segno ben diverso era invece la seicentesca Acqua degli angeli, un’acqua di toeletta ottenuta dalla distillazione di foglie e fiori, nota ancora oggi per le proprietà toniche e cosmetiche.
Assunto per via interna, l’infuso di foglie di mirto combatte le affezioni delle vie respiratorie, la sinusite, la febbre e l’influenza; applicato esternamente può essere usato per lavaggi di ferite, piaghe, contusioni.
Acqua degli angeli
Mettete in un vaso di vetro con tappo a vite una tazza di foglie e fiori di mirto essiccati; unite 2-3 gocce di olio essenziale della stessa pianta e mezza tazza di alcol etilico.
Chiudete il vaso e fate riposare per 10 giorni, scuotendo ogni tanto il recipiente.
Alla fine filtrate in una bottiglia di vetro scuro.
Infuso per lavare le piaghe e alleviare le emorroidi
Bollite un litro di acqua e unite 50 g di foglie di mirto secche.
Spegnete il fuoco e fate riposare per 15 minuti, quindi filtrate.
Fate raffreddare, immergetevi una pezzuola e procedete alla detersione della parte interessata.
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Articolo tratto dalla rubrica
Il Rimedio del mese
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