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Camminare ci immerge in un universo necessario

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Una pratica da riscoprire nella sua profondità e potenza terapeutica, per riappropriarci di ogni istante e per calarci nel qui e ora, la dimensione della consapevolezza.
«Camminare restituisce l’evidenza del mondo, si inscrive nel corso dei movimenti quotidiani come un atto naturale e trasparente». Belle e toccanti le parole del sociologo David Le Breton, nel libro Camminare. Elogio dei sentieri e della lentezza, che continua a essere per molti un utile strumento di comprensione vera di un atto che tendiamo a dare per scontato. E ancora: «Camminare è un’azione naturale, è acqua che si mescola all’acqua e quando non è più possibile farlo tutta l’esistenza vacilla. Nel corso della vita, camminare ci immerge in un universo familiare e necessario, e che tuttavia non è mai lo stesso».

«Se ci si dà ai luoghi, questi si danno allo stesso modo e con generosità. Il camminatore naturalmente vede solo ciò che era già in lui, ma ha bisogno di queste condizioni di disponibilità per aprire gli occhi e accedere ad altri strati del reale. Senza una ricettività interiore, senza una trasparenza allo spazio e al genio dei luoghi, non avviene nulla, il camminatore fa la sua strada lasciandosi alle spalle un’opportunità che non ha saputo cogliere».

«Il pensiero fluttuante che nasce dal camminare è affrancato dalle costrizioni del ragionamento, va e viene, radicato nella sensorialità, nell’istante che passa. Il cammino sfronda i pensieri troppo pesanti che impediscono di vivere per il loro carico di inquietudine». Dunque, leggeri ma profondi.
È ora di partire…

Camminare. Elogio dei sentieri e della lentezza

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Il cammino profondo di Luca Gianotti

Luca Gianotti, modenese d’origine «trapiantato» in Abruzzo, ha dedicato la vita al cammino. Ma ci tiene a sottolineare di non essere «un camminatore, bensì un viandante». Ha dato vita a un vero e proprio movimento in Italia che fa del camminare un momento di meditazione e ricerca della consapevolezza.
Organizza viaggi a piedi con attività che favoriscono la crescita interiore ed è convinto del «valore terapeutico di questa pratica semplice, che ha il potere di cambiarci», spiega. Pratica durante la quale Luca utilizza molto spesso i libri di Thich Nhat Hanh per trarne insegnamenti e spunti di meditazione. «È stato proprio grazie a lui che ho scoperto il camminare come strumento di meditazione» spiega Luca. «Ho iniziato a praticare io stesso, abbinando approfondimenti tratti dagli sciamani toltechi, dagli scritti di Carlos Castaneda e ora propongo viaggi a piedi e corsi di deep walking. Ho persino fatto conoscere questa mia
versione del deep walking ai monaci di Plum Village, che ne sono rimasti entusiasti». Cosa si fa? «Beh, ci si sveglia molto presto e si fanno esercizi fisici, tipo Qi Gong, prima di colazione; si va a letto presto, si fanno letture lungo il cammino, si praticano l’ascolto, l’empatia, la condivisione. Si sperimentano anche pratiche di meditazione; si prova a praticare un percorso di crescita interiore e alla convivialità, seppur importante, qualche volta si sostituisce la pratica del silenzio.
Si cerca di lavorare insieme sulla consapevolezza che abbiamo nel mangiare e nel bere, i pasti sono il più possibile vegetariani e limitiamo l’alcol. Rispettiamo la vita in tutte le sue forme stando attenti agli aspetti ecologici, al turismo responsabile, alle scelte di consumo che facciano il meno male possibile alla Terra. Infine, riflettiamo sul nostro impatto di viaggiatori. Questo è il cammino profondo».
Per approfondire:
www.deepwalking.org/index.php

Articolo tratto dal mensile Terra NUova Giugno 2017

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Camminare in consapevolezza è il quarto volume della collana di tascabili dedicata alla pratica della presenza mentale in ogni momento della vita quotidiana.
Nel libro Thich Nhat Hanh aiuta a trasformate il gesto quotidiano del camminare in una opportunità per entrare in contatto con se stessi e il mondo circostante.
Passo dopo passo ci riappropriamo della capacità di meravigliarci ed esprimere gratitudine per il fatto di essere vivi.
Thich Nhat Hanh condivide con i lettori pratiche, storie e meditazioni affinché camminare non sia semplicemente un modo per spostarsi ma l’occasione per vivere pienamente nel momento presente e diminuire la propria sofferenza.

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