Camminare ci immerge in un universo necessario
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«Se ci si dà ai luoghi, questi si danno allo stesso modo e con generosità. Il camminatore naturalmente vede solo ciò che era già in lui, ma ha bisogno di queste condizioni di disponibilità per aprire gli occhi e accedere ad altri strati del reale. Senza una ricettività interiore, senza una trasparenza allo spazio e al genio dei luoghi, non avviene nulla, il camminatore fa la sua strada lasciandosi alle spalle un’opportunità che non ha saputo cogliere».
Camminare. Elogio dei sentieri e della lentezza
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Il cammino profondo di Luca Gianotti
Organizza viaggi a piedi con attività che favoriscono la crescita interiore ed è convinto del «valore terapeutico di questa pratica semplice, che ha il potere di cambiarci», spiega. Pratica durante la quale Luca utilizza molto spesso i libri di Thich Nhat Hanh per trarne insegnamenti e spunti di meditazione. «È stato proprio grazie a lui che ho scoperto il camminare come strumento di meditazione» spiega Luca. «Ho iniziato a praticare io stesso, abbinando approfondimenti tratti dagli sciamani toltechi, dagli scritti di Carlos Castaneda e ora propongo viaggi a piedi e corsi di deep walking. Ho persino fatto conoscere questa mia
versione del deep walking ai monaci di Plum Village, che ne sono rimasti entusiasti». Cosa si fa? «Beh, ci si sveglia molto presto e si fanno esercizi fisici, tipo Qi Gong, prima di colazione; si va a letto presto, si fanno letture lungo il cammino, si praticano l’ascolto, l’empatia, la condivisione. Si sperimentano anche pratiche di meditazione; si prova a praticare un percorso di crescita interiore e alla convivialità, seppur importante, qualche volta si sostituisce la pratica del silenzio.
Si cerca di lavorare insieme sulla consapevolezza che abbiamo nel mangiare e nel bere, i pasti sono il più possibile vegetariani e limitiamo l’alcol. Rispettiamo la vita in tutte le sue forme stando attenti agli aspetti ecologici, al turismo responsabile, alle scelte di consumo che facciano il meno male possibile alla Terra. Infine, riflettiamo sul nostro impatto di viaggiatori. Questo è il cammino profondo».
• www.deepwalking.org/index.php
Nel libro Thich Nhat Hanh aiuta a trasformate il gesto quotidiano del camminare in una opportunità per entrare in contatto con se stessi e il mondo circostante.
Passo dopo passo ci riappropriamo della capacità di meravigliarci ed esprimere gratitudine per il fatto di essere vivi.
Thich Nhat Hanh condivide con i lettori pratiche, storie e meditazioni affinché camminare non sia semplicemente un modo per spostarsi ma l’occasione per vivere pienamente nel momento presente e diminuire la propria sofferenza.