E’ un’infezione micotica che affligge 2 donne su 3: ecco le soluzioni naturali più efficaci. Terra Nuova presenta il libro “Candida: cure naturali e alimentazione“, in offerta con lo sconto del 15%.
Candida: guarire senza farmaci
Che la candidosi sia diventato uno dei problemi che maggiormente affligge le donne lo si evince dai numeri. Questa infezione micotica ubiquitaria, che può colpire sia la cute che le mucose, causa nella popolazione femminile frequentissime infezioni vaginali che sempre più spesso si ripresentano con recidive e con ceppi che tendono a divenire resistenti ai farmaci.
Per rendersi conto delle dimensioni del problema, basti pensare che oggi il 75-75% delle donne sperimenta almeno una volta nella propria vita un’infezione vulvo-vaginale da candida e, di queste, tra il 40 e il 50% va incontro a una recidiva; il 28% delle adolescenti che si rivolge agli ambulatori pubblici italiani per una visita ginecologica ha una vulvovaginite da candida e più del 20% delle infezioni acute evolve in vulvovaginiti ricorrenti, con quattro o più episodi l’anno.
Sorprese arrivano poi dai risultati delle colture: il 20% dei campioni delle donne che non hanno sintomi è positivo per la candida, mentre il 15-25% delle donne che hanno i sintomi hanno invece la coltura negativa. Ciò significa che spesso la cosiddetta “carica micotica” non basta da sé a giustificare il decorso che ha questa infezione. Molto dipende infatti dalle condizioni della donna in quel momento.
Le terapie convenzionali
Come si affronta, dunque, la candidosi?
La medicina convenzionale continua a proporre trattamenti antimicotici che, come è ormai noto, presentano aspetti di tossicità e favoriscono lo sviluppo di ceppi resistenti. Uno studio recentissimo della Duke University, pubblicato a giugno 2013, sottolinea nuovamente la presenza di ceppi di candida che mutano per resistere alle terapie antifungine; in quel caso è stato esaminato il farmaco Fluconazolo. L’allarme arriva anche dalla London University, dove i ricercatori stanno cercando nuovi principi attivi che consentano di affrontare il problema della resistenza ai farmaci.
Un approccio diverso
Un approccio, quello convenzionale, che dunque presenta limiti evidenti e che fino ad ora non ha permesso di dare risposte complete e adeguate a un problema per il quale non basta, evidentemente, combattere l’agente esterno, ma per il quale occorre anche e soprattutto agire sull’equilibrio generale del paziente.
Come superare dunque questi limiti?
Esiste anche un altro modo di interpretare la malattia e approcciarsi ad essa in maniera olistica, più globale. Lo spiega molto bene la dottoressa Marialessandra Panozzo, ginecologa, nel suo libro “Candida: cure naturali e alimentazione” pubblicato da Terra Nuova Edizoni. Rimedi naturali, “terapia” psicologica, particolare cura dell’alimentazione possono mettere la donna in grado di affrontrare e risolvere il problema.
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