Con l’avvicinarsi delle feste di fine anno comincia anche la triste abitudine dei botti… il terrore per tutti gli animali… E se facessimo un Capodanno senza botti?
I primi a subire le nefaste conseguenze di questi festeggiamenti che ricordano, più che altro, uno stato di guerra, saranno gli animali selvatici. Non riuscendo a comprendere la provenienza di questi boati si lanceranno fuori dalle tane e dai nidi impazziti dalla paura, perderanno l’orientamento, correranno e voleranno per chilometri finendo contro gli alberi, contro i cavi elettrici o contro altri ostacoli, i piccoli perderanno i genitori. Molti si sveglieranno dal letargo e non riusciranno a cavarsela.
Anche gli animali che convivono con noi subiranno questa inutile violenza. Fuggiranno terrorizzati da casa ferendosi o finendo sotto le macchine. Cani e gatti hanno un udito infinitamente più sensibile e sviluppato del nostro. Per loro un petardo è una catastrofe del tutto innaturale, del tutto inaspettata alla quale non possono
reagire se non con il terrore. Solo lo scorso anno sono stati segnalati centinaia e centinaia di casi di cani e gatti morti o dispersi a causa dei botti.
Gli animali sono perennemente perseguitati: dai cacciatori che li braccano, dagli agricoltori che pretendono da loro il rispetto dei confini e delle proprietà, dagli automobilisti che li investono sulle strade, da chi pratica il motocross, dalla cementificazione che distrugge il loro habitat, dagli incendi dolosi… e anche di notte, d’inverno, quando le difficoltà di sopravvivenza aumentano, quando sono al sicuro nelle loro tane ecco che con petardi, mortaretti, fuochi ed esplosioni si
riesce a raggiungerli e a terrorizzarli anche nei boschi e nei cieli più difficilmente raggiungibili.
I botti sono un simbolo evidente di una completa mancanza di consapevolezza e rispetto per chi ci circonda. Sono altamente inquinanti e nocivi, contengono metalli pesanti e altre tossine che finiscono nella terra e nelle acque. Ce n’è abbastanza per di dire di NO, per dire: «Basta, boicottiamo i botti!».
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