Vai al contenuto della pagina

Circumetnea: un tesoro da tutelare

homepage h2

Discutibili piani urbanistici e di viabilità mettono a rischio un patrimonio italiano di impareggiabile bellezza e valore storico. Eppure le alternative di tutela ci sarebbero, parola degli attivisti catanesi.
Circumetnea: un tesoro da tutelare
Costruita nel 1895, la Ferrovia Circumetnea è considerata tra le dieci ferrovie più belle del mondo. Corre intorno l’Etna su un unico binario a scartamento ridotto, tra panorami mozzafiato, monti e vallate, distese di alberi di pistacchio, colate laviche solidificate, paesi ricchi di storia, come Randazzo, Bronte e Paternò. Una linea poco valorizzata che nei decenni è stata oggetto di pesanti tagli. A Bronte, dove un tempo transitavano 40 treni, si è passati con il tempo a 23 (2018), fino ai 9 al giorno attuali. Molti treni, infatti, sono stati sostituiti con bus.
«Dopo aver interrato la tratta urbana catanese della Circumetnea, circa venti anni fa, hanno interrato anche il tratto di linea a Sud dell’Etna, tra Adrano e Paternò, ormai dieci anni fa» spiega Attilio Pavone, attivista di Salvaiciclisti Catania che, insieme a Giuseppe Gullotta di Mobility Lab Catania, si batte per la mobilità sostenibile del territorio. «A Santa Maria di Licodia e Biancavilla al posto dei binari c’è ora un vuoto urbanistico senza senso. Portar via quella linea storica è stato come togliere l’anima del paese». Quando la modernità dovrebbe fare un passo indietro
A Paternò il treno riemerge di nuovo, continuando in superficie vero i sobborghi periferici di Catania. «L’obiettivo dell’amministrazione è realizzare un’improbabile “metropolitana” da Catania ad Adrano. Un progetto infinito e costoso, che sottrae risorse al servizio per fagocitare lentamente la linea storica».
C’era davvero bisogno o si poteva ammodernare la Fce senza necessariamente interrarla? Secondo Attilio «già oggi si può mettere un treno ogni venti minuti sugli attuali binari e con sistemi di sicurezza aggiornati si può scendere tranquillamente al di sotto dei 15 minuti, una frequenza che molto difficilmente verrà mai superata qui».
Altro dettaglio non da poco è che la metropolitana servirebbe solo la zona Ovest per la quale, secondo Attilio, «bastava implementare le corse della esistente Circumetnea, mentre a Catania Nord, dove negli ultimi decenni sono migrati 150 mila abitanti, più densamente popolata, il trasporto pubblico è quasi inesistente, e lì sarebbe più logica una metropolitana».
A che punto siamo ora?
Il progetto di interramento doveva passare al vaglio del Pums, il Piano urbano per la mobilità sostenibile, da predisporre in seguito a un percorso partecipato, consultando cioè cittadini e associazioni. «Ma in realtà» spiega Pavone «i documenti necessari per la richiesta del finanziamento sono stati approvati prima che le associazioni venissero convocate. Come Salvaiciclisti Catania abbiamo presentato un esposto in procura per falso in atto pubblico. Nel frattempo, per altre irregolarità già riscontrate in precedenza, il Pums è stato bloccato definitivamente e il finanziamento è naufragato. Nonostante questo, i fondi sono stati in ultimo recuperati dal Pnrr. Mezzo miliardo di euro per interrare 10 km di linea già esistente e in esercizio, uno spreco assurdo».
E così, la Circumetnea, considerata una delle linee più belle del mondo, rischia di scomparire sottoterra. 
_____

L’articolo è tratto dal numero di novembre della rivista Terra Nuova

Visita  www.terranuovalibri.it       lo shop online di Terra Nuova
Su  www.terranuovalibri.it   ,lo shop online di Terra Nuova, sono disponibili all’acquisto tutti i nostri titoli e naturalmente i numeri della rivista mensile.
La rivista Terra Nuova, oltre che sul nostro shop online, è disponibile anche nelle edicole del nord e centro Italia e nei punti vendita del naturale di tutta Italia.

Leggi anche

Per eseguire una ricerca inserire almeno 3 caratteri

Il tuo account

Se sei abbonato/a alla rivista Terra Nuova, effettua il log-in con le credenziali del tuo account su www.terranuovalibri.it per accedere ai tuoi contenuti riservati.

Se vuoi creare un account gratuito o sottoscrivere un abbonamento, vai su www.terranuovalibri.it.
Subito per te offerte e vantaggi esclusivi per il tuo sostegno all'informazione indipendente!