Coltivare con la Luna
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Il primo calendario del genere a grande diffusione è stato senz’altro quello di Maria Thun, la cui prima pubblicazione risale agli anni ’60. Si tratta di un’opera che è rimasta per tanti anni il principale riferimento non solo per gli agricoltori biodinamici e biologici, ma anche per chi ha un piccolo orto. L’apporto di Maria Thun, con le sue innumerevoli ricerche, è stato un contributo molto prezioso per dare una veste scientifica alle osservazioni relative all’influsso della Luna e dei vari pianeti sulle pratiche agricole. A onor del vero, ancora prima della Thun, in Germania, Franz Ulny aveva pubblicato, con meno fortuna, il primo calendario biodinamico. Nel tempo questo tipo di pubblicazioni si sono moltiplicate, ma spesso danno delle indicazioni troppo unilaterali o dogmatiche. Faccio un esempio: in molti di questi calendari i giorni di Perigeo (sono i giorni in cui l’orbita della Luna segna la minima distanza dalla Terra) sono ritenuti negativi, in realtà non è sempre così. In alcuni casi, i giorni di Perigeo possono essere utili per stimolare il polo vegetativo delle piante. Da questa e altre osservazioni è nata l’idea di creare un calendario a più voci, che tenesse conto dell’esperienza maturata in anni di lavoro da tecnici e agricoltori, in modo da offrire indicazioni più pratiche e meno dogmatiche a chi è interessato a lavorare con la Luna.
Uno degli scopi di questa pubblicazione è quello di aiutare l’agricoltore nella programmazione dei lavori dell’anno. Per esempio, nel corso del 2013 ci sono diversi casi nei quali la Luna Piena cade vicino al Perigeo, stimolando con molta probabilità una grande proliferazione di funghi, a causa di un’eccessiva presenza di acqua. In questo, come in altri casi, l’agricoltore può prendere nota dei periodi critici e quindi tenersi più pronto per eventuali interventi, anche preventivi. Faccio un altro esempio: l’opposizione Luna e Saturno caratterizza dei periodi di grande equilibrio delle forze astrali. Le semine effettuate in questo periodo danno ottimi risultati dal punto di vista qualitativo, a tutto vantaggio per l’equilibrio delle colture. A questo scopo è anche molto importante avere a disposizione un supporto su cui scrivere, per annotare osservazioni ed eventuali riflessioni. In questo modo, alla fine dell’anno è possibile andare a rivedere le varie annotazioni per evitare errori e migliorare i risultati. Il calendario dei lavori agricoli 2013 è tradotto dal francese.
Certamente! I dati astronomici provengono dalla Libera Università del Goetheanum di Dornach, in Germania, ma sono validi per tutta l’Europa Centrale. La variazione massima tra i paesi del Nord e del Sud Europa è inferiore a un’ora, quindi del tutto trascurabile. Va poi aggiunto che la suddivisione delle costellazioni su cui è basato il calendario è astronomica e non astrologica. Nel primo caso vengono prese in considerazione le reali dimensioni delle costellazioni con i relativi angoli che ne derivano, nel secondo caso si semplifica affidando a ogni costellazione 30 gradi della sfera celeste, è quindi una convenzione che non rispecchia la realtà.
Non è facile per nessuno seguire a puntino tutte le indicazioni. Ogni giorno, in un’azienda agricola, come in un piccolo orto, succedono tante di quelle cose! È molto importante individuare le indicazioni prioritarie a seconda della propria azienda e indirizzo produttivo.
Alcune indicazioni generali solitamente sempre valide sono:
– evitare operazioni colturali o di trasformazione dei prodotti agricoli nei giorni dei Nodi lunari e planetari e durante le eclissi di luna e di sole;
– approfittare il più possibile dei giorni solitamente positivi come quelli caratterizzati dall’opposizione Luna e Saturno;
– nei nostri climi è bene approfittare dei giorni in cui l’influenza della Luna è più forte (giorni di Luna Piena, Perigeo e costellazioni di foglia: Pesci, Cancro, Scorpione) per tutte quelle operazioni destinate a stimolare la crescita vegetativa; in quegli stessi giorni va evitato qualsiasi tipo di intervento su piante deboli o troppo ricche d’acqua o in presenza di climi eccessivamente umidi. In ogni caso, il consiglio più importante è quello di usare il buonsenso. Non anteporre mai l’uso del calendario alle indicazioni suggerite dall’osservazione di corrette pratiche agronomiche.