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Dalla rabbia, con amore

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Non è semplice scrivere un testo leggero e brillante quando si affronta la questione animale, ed è per questo che ho particolarmente apprezzato il romanzo “Settembre sarebbe un bel mese”, in cui si affronta tutta una serie di fatti drammatici.

Dalla rabbia, con amore

Settembre sarebbe un bel mese è il primo romanzo di Maria Paola Canozzi. Poiché la narrazione è svolta in prima persona e la protagonista del romanzo risulta (involontariamente) una pluriomicida, o ci troviamo di fronte a un’autodenuncia oppure il racconto non è esattamente una fedele autobiografia!
Tuttavia, dietro queste morti accidentali e un po’ comiche, s’intuisce il bisogno di sublimare emozioni dolorose realmente vissute dall’autrice: la rabbia, la frustrazione, il malessere, la sconsolatezza di chi non può, e non vuole, girarsi dall’altra parte di fronte ai continui abusi che la nostra specie infligge agli animali.
Non è semplice scrivere un testo leggero e brillante quando si affronta la questione animale, ed è per questo che ho particolarmente apprezzato questo romanzo, in cui si affronta tutta una serie di fatti drammatici: le buche piene di pali acuminati in cui finiscono infilzati tantissimi cinghiali; la vita durissima – e breve –degli asini da cava; l’esposizione sul ghiaccio di aragoste vive con le chele legate; l’imprigionamento dei cani da caccia in gabbie minuscole; i camion stipati di maiali fermi agli autogrill delle nostre autostrade… ma anche l’assurdo divieto di offrire un po’ di mais ai colombi nelle nostre città.
L’autrice porta alla nostra attenzione anche le violenze indirette subite dai bambini, che per istinto non desiderano veder soffrire e morire i loro amici animali. «Io sono vegetariana dall’età di sei anni» si legge in un passaggio del libro «ovvero da quando mi sono rifiutata di mangiare una gallina di mia nonna con la quale avevo stretto amicizia durante l’estate. Era una gallinella ardita a cui avevano spuntato le ali perché non scappasse dal recinto. Bianca, spruzzata di nero, l’avevo chiamata Stracciatella. Il giorno che l’ho trovata cucinata e servita a pranzo, sono stata costretta ad assistere all’oltraggio delle spoglie della mia simpatica gallinella, finché di lei non è rimasto che un mucchietto di ossi. E in quel momento di amarezza il mio giovane cervello ha fatto due collegamenti e mi sono resa conto con orrore che la cotoletta o il petto di pollo che tanto mi piacevano erano stati prima animali. Con la morte di Stracciatella è finita la mia età dell’oro».
Suggerisco di iniziare a leggere questo romanzo in un giorno libero da impegni perché vien voglia di leggerselo tutto d’un fiato!
Il libro Settembre sarebbe un bel mese si può ordinare in libreria oppure acquistare online direttamente dall’editore all’indirizzo www.marcosayaedizioni.net

Articolo tratto dal Mensile Terra Nuova Luglio-Agosto 2015

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