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Dieta nichel free senza prodotti animali

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Senza ripiegare su carne, uova, latte e derivati, anche chi segue una dieta vegan può affrontare l’allergia al nichel con gusto e varietà con una dieta senza prodotti animali.
Dieta nichel free senza prodotti animali
Mal di testa da mesi, che non passa nemmeno con gli antinevralgici. Stanchezza, sonnolenza. E poi asma, gonfiore diffuso, desquamazione gengivale, mal di gola cronico, spilli negli occhi, dolori addominali e intestinali, sovrappeso ingiustificato, tosse, orticaria, prurito… Sono solo alcuni dei sintomi dell’allergia al nichel, chiamato dai minatori tedeschi kupfernickel, «rame del diavolo».
In questo articolo, pubblicato sul numero di Gennaio 2013 del mensile Terra Nuova, cercheremo di dare risposta alle domande più comuni.
Come si diventa allergici?
Sicuramente l’eccessiva e prolungata esposizione a questo metallo, sia per contatto che per ingestione, a lungo andare può creare danni al sistema immunitario e all’apparato digerente. Vivere vicino ai poli industriali sembra essere una concausa, così come alimentarsi con cibi contaminati.
Quanto nichel sopporta il corpo umano?
Il fabbisogno giornaliero è di circa 100 microgrammi. Si sospetta che valori oltre i 500/600 possano, nel tempo, favorire l’insorgenza di tumori, ictus e infarto. D’altro canto, anche la sua carenza provoca danni: insufficienza renale, cirrosi epatica e modifiche del metabolismo di zinco e ferro.
Dove si trova questo metallo?
Praticamente dappertutto: pesticidi, fertilizzanti, acqua del rubinetto, tinture per capelli e prodotti per l’igiene personale, stoviglie di teflon e di acciaio, protesi dentali e ortopediche, gioielli e bigiotteria, monete, detersivi, alimenti industriali, fumo delle sigarette, vestiti. Poi naturalmente ci sono i cibi: pomodori, spinaci, carciofi, fagiolini, soia, lenticchie, fagioli, lievito, mais, piselli, ceci, asparagi, lattuga, cipolle, farina di grano integrale, granoturco, avena, pere, prugne fresche e secche, uva, kiwi, cozze, ostriche, crostacei, salmone, tonno, cacao, frutta secca, margarina, tè, fegato di manzo… sono tutti alimenti che contengono una quantità di nichel variabile da 200 a più di 1000 milligrammi per kg.
L’articolo spiega nel dettaglio come, senza ripiegare su carne, uova, latte e derivati, anche chi segue una dieta vegan può affrontare l’allergia al nichel con gusto e varietà, con indicazioni utili su cosa mangiare, come cucinare i cibi e con sfiziose e semplici ricette.
La versione completa dell’articolo “Dieta nichel free senza prodotti animali” è disponibile nel numero di Gennaio 2013 del mensile Terra Nuova, anche come eBook.

 

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