Equiseto, Asperula e Melissa
Equisetum arvense: una miniera di prezioso silicio
Il principio attivo di base dell’equiseto è l’acido salicilico che lo rende un ottimo rimedio per contrastare la demineralizzazione ossea in caso di osteopenia e osteoporosi, ma anche per facilitare la crescita ossea nei bambini e per accelerare il processo di rigenerazione in caso di frattura.
Si può utilizzare essiccato e ridotto in polvere da aggiungere alle insalate o sotto forma di decotto, ottenuto facendo bollire per 30 minuti 50 g di pianta secca in mezzo litro d’acqua. Chi pratica agricoltura biodinamica può utilizzare il decotto per fertilizzare i terreni e prevenire molte malattie delle piante.
Asperula e melissa
Questo è il mese ideale per la raccolta dell’asperula, detta anche Stellina odorosa, un’elegante pianta della famiglia delle Rubiacee presente nel sottobosco in prossimità di faggi.
La pianta intera, raccolta al momento della fioritura, è ricca di cumarina, impiegata soprattutto come antispasmodico e utile nelle insonnie dei bambini e delle persone anziane.
Il suo infuso facilita la digestione ed è diuretico e antisettico delle vie urinarie. Ha un gusto talmente buono che si può utilizzare come semplice tisana rilassante. Le sue radici, come quelle di quasi tutte le altre Rubiacee, possono essere utilizzate come colorante rosso naturale per i tessuti.
Molto più nota è invece la melissa, della famiglia delle Labiate. Al mattino, prima che la rugiada si sia asciugata, se ne raccolgono le parti aeree, che verranno poi essiccate sospese in mazzetti. Le sue proprietà sono innumerevoli, per questo non dovrebbe mai mancare nel nostro armadietto dei rimedi naturali.
È antispasmodica, utile in caso di emicranie, insonnia, palpitazioni, crampi di stomaco di origine nervosa, flatulenza e difficoltà digestive in genere. Le foglie fresche tritate possono essere usate per aromatizzare le insalate e i suoi rametti, appesi negli armadi, scacciano le tignole e profumano la biancheria. Inoltre, la coltivazione di questa pianta associata all’apicoltura migliorerà la qualità del miele.
Acqua di melissa
Nel XVII secolo, i Carmelitani scalzi misero a punto questa celebre composizione che altro non è che la distillazione della melissa fresca macerata in alcol, vino bianco e altri aromi.
Si tratta di un vero e proprio farmaco utilizzato per stanchezza, coliche, disturbi urinari e mestruali, e tutte le difficoltà digestive.
Per realizzarla in casa, prendete 120 g di foglie di melissa fresca, 30 g di scorza fresca di limone, noce moscata e semi di coriandolo, e 15 g di garofano e cannella.
Ponete il tutto in 2 litri di alcol. Fate macerare per 8 giorni, poi filtrate e conservate in un contenitore chiuso ermeticamente.
È importante sapere che non si tratta di un digestivo, ma di un potente farmaco da assumere nella dose di un cucchiaino.
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