Carla Perotti, storica insegnante di yoga di Torino, racconta della sua guarigione e dell’incredibile e inaspettato incontro che cambiò la sua vita.
«Io non ho fatto niente per cambiare, ma la mia vita, da quel momento del 1962, mi è cambiata fra le mani». A parlare è Carla Perotti (88 anni), che da oltre cinquant’anni accompagna centinaia di allievi nel percorso dello yoga.
L’episodio a cui Carla fa riferimento si svolge in un tardo pomeriggio d’estate: una Citroën-Maserati sfreccia a centosessanta all’ora da Santa Margherita Ligure verso Genova. Carla siede vicino al marito, che si trova alla guida, mentre nel sedile posteriore ci sono due amiche. In una galleria in curva un camion è fermo per avaria. In un buco spazio-temporale Carla pre-vede l’impatto: «Vuoi venire o vuoi restare?» le chiede una donna in piedi sotto un arcobaleno, accanto a un uomo vestito di bianco.
«Vorrei restare» risponde Carla a quella elegante signora, che riconosce immediatamente essere Mirra Alfassa (1878-1973), nota come Mère o «Madre dei Mondi», controparte spirituale del guru indiano Sri Aurobindo, che nel 1926 raccolse l’eredità spirituale del suo guru assumendo la direzione dell’ashram di Pondicherry, in India. «Va bene, ma la tua vita cambia». Il tempo riprende la sua dimensione consueta e l’auto viene tranciata in due, a pochi centimetri dalle gambe di Carla, miracolosamente illesa, come tutti i passeggeri di quella automobile benedetta.
Lo yoga come strumento di guarigione
Da quattro anni, nel 1958, Carla aveva fondato il primo centro yoga della città di Torino, Sadhana («la via che conduce verso il Sé»), ma dal momento dell’incidente la sua ricerca si è fatta più rigorosa: «A quel tempo, eseguivo uno yoga fisico molto semplice, che tuttavia era stato buon seme di cambiamento. Dal quel giorno ho approfondito la pratica liberandomi della parte «scolastica». Cominciamo a fare yoga profondamente quando abbiamo il presentimento di un’altra dimensione.
Per arrivare al piano del carattere, la trasformazione deve essere graduale. Mio padre era il medico del grande sensitivo Gustavo Rol, che sosteneva che bisogna essere
come una grondaia, lasciare scorrere, come si dice in Oriente».
Oggi l’associazione Sadhana propone corsi, conferenze, incontri e visualizzazioni guidate, basati anche sulla psiconeuroimmunologia, che Carla ha conosciuto grazie all’esperienza della malattia: «Credo molto nella funzione terapeutica dello yoga, attraverso la consapevolezza si possono superare situazioni molto difficili. Nel mio percorso di guarigione da un linfoma di primo grado, ogni giorno allestivo un teatro mentale in cui visualizzavo la lotta del mio sistema immunitario. La preghiera è molto efficace. Sono arrivata al punto di pregare anche per le cellule “cattive” che dovevano morire».
Così, grazie alla consapevolezza, a una forte volontà e anche, forse, alle preghiere, il tempo concesso a Carla si è dilatato ancora una volta. I suoi allievi e i suoi lettori ringraziano.
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Il 24 settembre a Torino, Carla Perotti racconterà il suo libro
La Madre dei Mondi in compagnia del dottor
Franco Berrino e di Simonetta Barcella, cuoca dell’associazione
La Grande Via, che svelerà i segreti della cucina Macromediterranea.
L’evento, in collaborazione con Terra Nuova e l’associazione Sadhana, si terrà dalle 10.00 alle 17.30 e includerà una conferenza, un corso di cucina, yoga e meditazione.
Sconti per gli abbonati a Terra Nuova
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