Nell’orto, anche in gennaio si raccolgono diverse varietà di ortaggi. Vediamo insieme cosa fare nell’orto, nel giardino e nel biobalcone durante questo mese.
Verdure d’inverno: nell’orto…
Nell’orto, anche in gennaio si raccolgono diverse varietà di ortaggi. Il cavolo verza e il cavolo nero, dopo aver subito le gelate, ora danno il meglio di se stessi. I cavoletti di Bruxelles proseguono la loro manutenzione e devono essere raccolti ogni 10-15 giorni.
Anche le rape bianche e il ramolaccio, se sono stati rincalzati con cura o sono stati coperti con le foglie, si conservano bene in campo. E quando il terreno non è gelato è possibile raccogliere i porri.
… e in magazzino
Se si dispone di locali adeguati, si possono conservare per gran parte dell’inverno alcuni ortaggi: aglio, cipolle, carote, cavoli cappucci, patate, zucche.
Quasi tutti necessitano di una temperatura attorno ai 4°C. Fa eccezione la zucca, per la quale bisogna evitare che la temperatura scenda sotto i 5°C.
Aglio, cipolle e zucche vogliono ambienti areati e asciutti. Gli altri richiedono un’umidità relativa compresa fra il 75 e il 90% per evitare di “asciugarsi”.
È possibile conservare le carote eliminando subito dopo la raccolta le foglie, che possono essere consumate cotte. Si preparano poi delle cassette in cui si dispongono alternativamente strati di carote e sabbia, prestando attenzione a non pulire troppo le radici dalla terra.
Per la conservazione del cavolo cappuccio bisogna procedere alla raccolta evitando di togliere le foglie esterne. Saranno queste, infatti, a proteggere il cuore. I cavoli possono essere collocati in casse o disposti in un mucchio a terra nel magazzino fino al momento del loro consumo, prima del quale si provvederà alla sfogliatura.
Per aglio e cipolle si formano delle trecce da appendere in cantina o nel sottotetto, oppure si dispongono i bulbi in cassette basse (altezza 8-10 cm) accatastate una sopra l’altra.
Le patate si conservano al buio per evitare rinverdimenti e si devono effettuare regolari controlli per eliminare i butti che consumano le sostanze nutritive contenute nei tuberi e ne peggiorano la qualità.
Un controllo periodico dei prodotti conservati in magazzino consente di eliminare quelli guasti e di evitare che i marciumi si diffondano intaccando quelli sani.
Sguardi verso il futuro: nel frutteto…
Sta per arrivare il periodo migliore per le potature. E’ opportuno quindi verificare che gli attrezzi da taglio siano perfettamente funzionanti. Se si possiedono molte piante e si teme di non terminare il lavoro nel tempo utile, cioè durante la fioritura, a fine mese si può iniziare a potare.
Chi vuole mettere a dimora nuovi alberi da frutto deve scegliere con attenzione le varietà, preferendo piante produttive e con frutti gustosi, ma soprattutto resistenti o tolleranti alle principali patologie, per essere sicuri di riuscire a produrre senza eseguire un numero eccessivo di trattamenti. Se le varietà prescelte non sono disponibili nei vivai vicino a casa, piuttosto che accontentarsi è meglio verificare la loro disponibilità sul web.
La prevenzione di parassiti che colpiscono i frutti durante la primavera e l’estate comincia in questa stagione. Se si lasciano razzolare le galline sotto gli alberi da frutta, i volatili cattureranno e mangeranno le larve che si trovano a terra, fra cui anche quelle di alcuni parassiti, come la mosca della frutta, la mosca del ciliegio, la mosca dell’olivo, la tentredine del pero e la tentredine del susino.
… e nell’orto
Questo è anche il momento per dedicarsi alla ricerca delle sementi. Sono da preferire quelle biologiche e standard, cioè non ibride, e le varietà locali. Se non sono reperibili dal fornitore abituale è possibile (e facile) trovarle su internet.
Le ore di luce tornano ad aumentare, così, almeno sotto tunnel e tunnellini, si può iniziare a seminare lattuga e radicchio da taglio, ravanelli, spinaci, bietine, rucola, valerianella e, verso la fine del mese, piselli e taccole anche all’aperto.
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