I lavori verdi del mese: Luglio

Nei mesi estivi, l’erba cresce folta e abbondante, e spesso appare dove non è desiderata. Nei vialetti di parchi e giardini, per esempio, non è gradita per motivi estetici, ma anche per ragioni funzionali, perché può ostacolare il passaggio pedonale.

Per mantenerne sotto controllo lo sviluppo si impiegano spesso i diserbanti, tra cui il discusso glifosato, giudicato tanto pericoloso da indurre la Regione Toscana a vietarne l’uso nelle aree extra-agricole, cioè in ambito civile. Un’alternativa è l’impiego di apposite spazzole da applicare ai decespugliatori o sulle macchine semoventi utilizzate per la pulizia delle strade. Ma è possibile sfruttare anche l’azione del calore: sotto forma di vapore, acqua calda (talvolta mescolata a schiumogeni) o fuoco (pirodiserbo).

Questi metodi non agiscono sulle erbe indesiderate bruciandole, ma provocando un’allessatura dei tessuti vegetali, che causa la rottura delle membrane cellulari e porta le piante a morire in 1-2 giorni.

In alternativa a queste pratiche si possono utilizzare sostanze naturali che hanno proprietà erbicide. L’aceto, ad esempio, funziona anche come diserbante, ma deve essere applicato a dosi molto alte: se ne usano 500 ml per metro quadrato. Considerati i costi, questo trattamento è proponibile solo per piccole superfici. Meno costoso è l’impiego del sale da cucina. Adatto a vialetti e marciapiedi, non va mai utilizzato sulle aiuole o sul terreno, perché peggiora la caratteristiche del suolo coltivato rendendolo progressivamente inadatto alla crescita delle piante.

In un tappeto erboso, mantenere l’erba tagliata è una scelta, non un obbligo. Un prato con l’erba alta è ricco di biodiversità, perché offre ospitalità a un gran numero di animali e di specie. Mantenere anche solo una piccola porzione di giardino non falciata è dunque un regalo per farfalle, grilli, cavallette e altri insetti. Ma su un tappeto erboso ben rasato e curato è possibile giocare, sdraiarsi e camminare con facilità. Per questo motivo, quando l’erba cresce troppo la si falcia. L’erba tagliata è un rifiuto organico e deve essere conferita in discarica o avviata al compostaggio domestico. È opportuno tener conto di ciò anche nella scelta dei rasaerba, che hanno caratteristiche diverse.

Il rasaerba elicoidale manuale funziona a spinta e senza motore. I migliori modelli sono dotati anche di un cestino per la raccolta dello sfalcio. È adatto per prati di dimensioni ridotte con superficie perfettamente spianata. Le sue lame devono essere tenute sempre molto affilate e le falciature devono essere frequenti, perché quando l’erba è troppo alta tende a incepparsi.

I modelli a motore possono essere elettrici (poco rumorosi, ma scomodi perché necessitano di un attacco per la corrente) o a benzina. Sono da preferire i modelli adatti al «mulching», cioè alla frantumazione dell’erba tagliata, che evitano il lavoro di asportazione dello sfalcio e arricchiscono il terreno di sostanza organica, riducendo la necessità di concimazioni.

I robot tagliaprato, infine, lasciano gli scarti direttamente sul tappeto erboso, sono silenziosi e sono alimentati con dei pannelli fotovoltaici, quindi il loro uso non determina emissioni di CO2.

Verdura: aglio, barbabietole, carote, cetrioli, cipolle, fagioli, fagiolini, finocchi, melanzane, peperoni, pomodori, rucola, zucchine.

Frutta: albicocche, angurie, fichi, fragoline di bosco, gelsi, more, lamponi, meloni, mirtilli, more, nespole, noci, pesche, pere, prugne.

Erbe aromatiche: acetosa, alloro, basilico, erba cipollina, finocchio selvatico, maggiorana, menta, origano, peperoncino, prezzemolo, rosmarino, salvia, timo.

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Articolo tratto dal mensile Terra Nuova Luglio-Agosto 2016