Preservare l’acqua: nell’orto, per le piante da frutta
L’acqua è una risorsa estremamente importante, tanto da meritare un’attenzione particolare. Tutte le azioni grandi e piccole messe in atto per controllarne il consumo testimoniano la cura e l’amore che il coltivatore ha per le piante e per l’ambientAcqua e piante: quali consumi?
Le piante crescono equilibrate, sane e produttive quando dispongono di acqua in modo regolare in tutte le fasi di sviluppo. Durante la stagione produttiva, in un orto misto i consumi di acqua variano da 8 a 18 litri alla settimana per metro quadrato.
Anche le pioggie contribuiscono al raggiungimento della quantità di acqua necessaria: nello specifico, ogni millimetro di pioggia corrisponde a un litro d’acqua per metro quadro.
Non tutte le piante, però, hanno le stesse esigenze idriche: in genere quelle degli alberi da frutta sono minori di quelle degli ortaggi; tuttavia, alcuni portainnesti che permettono di contenere le dimensioni degli alberi sviluppano apparati radicali poco profondi che necessitano di irrigazioni simili a quelle delle piante da orto.
I valori riportati nella tabella sottostante sono indicativi, perché i consumi effettivi dipendono dalle caratteristiche e dalle condizioni del terreno, dal tipo di ortaggio coltivato, dallo stadio vegetativo delle colture e dalle condizioni meteorologiche. In particolare va considerato che i terreni con elevato contenuto di humus stabile hanno una maggiore capacità di trattenere l’acqua.
Irrigare solo quando serve
Per comprendere se è necessario irrigare o meno ci si affida alle osservazioni del campo. Un chiaro sintomo di carenza idrica è l’appassimento delle foglie, da rilevare nelle ore più fresche della giornata, perchè in quelle calde un certo avvizzimento è una strategia messa in atto dalla pianta stessa per risparmiare acqua.
Oltre a osservare la vegetazione è possibile accertare l’umidità el terreno controllando sa quale profondità il suolo si presenti ancora umido. Il momento di irrigare arriva poco prima che si secchino i primi 20 cm di terreno.
Irrigare nel modo giusto
Alcune tecniche di irrigazione sono da evitare perchè causano considerevoli perdite di acqua (irrigazione per scorrimento) oppure perchè creano condizioni favorevoli allo sviluppo di malattie fungine (irrigazione a pioggia).
Il sistema più efficiente, cioè quello che permette alle piante di sfruttare la maggior parte dell’acqua somministrata, è l’irrigazione a goccia. In questo modo si arriva a risparmiare almeno il 30% di acqua, spesso molto di più. Questo tipo di irrigazione si adatta sia all’impiego di serbatoi che all’allacciamento della rete idrica e può essere interamente automatizzato.
Ridurre le perdite di acqua
Per evitare perdite di acqua per evaporazione, soprattutto nei mesi caldi, conviene irrigare nelle ore serali e prediligere la pacciamatura: questa tecnica riduce l’evaporazione di acqua dal terreno consentendo risparmi idrici tanto consistenti da rendere possibile anche la coltivazione di un orto senza irrigazioni, soprattutto se le piante coltivate hanno apparati radicali profondi.
Il coltivatore e formatore francese Jacky Dupety coltiva da anni senza irrigare, incorporando nei primi centimetri di suolo del cippato(1) e sfruttando contemporaneamente gli effetti positivi di una pacciamatura parziale e dell’incremento di humus stabile provocato dalla decomposizione del legno.
Nota 1: si ottiene sminuzzando le ramaglie provenienti dalle potature in scaglie lunghe al massimo 2 cm, utilizzando un’apposita macchina detta cippatrie.