Le attività nell’orto e in giardino a ottobre.
Pomodori a maturazione tardiva
Ormai la maturazione dei pomodori sulla pianta è difficile: troppo freddo e poche ore di luce non aiutano. È possibile, però, continuare a mangiare i pomodori dell’orto anche fino a dicembre raccogliendoli verdi e
sistemandoli in cassette monostrato. I pomodori proseguiranno la maturazione in un locale buio al riparo dal gelo. Il processo può essere accelerato collocando una cassetta di mele fra le cassette di pomodori e coprendo il tutto con un telo.
Le mele infatti producono naturalmente etilene, l’ormone che presiede alla maturazione dei frutti.
Le bacche che si ottengono non sono buone né ricche di vitamine come quelle maturate sulla pianta, ma ogni tanto bisogna sapersi accontentare.
Carote a conservazione prolungata
Le carote precedentemente raccolte possono essere conservate anche per tutto l’inverno. Per mantenerle croccanti si attende che siano ben asciutte e si mettono in cassette alternando strati di carota (20 cm) e strati di sabbia (o terra) di 10 cm. Le cassette così preparate si portano in cantine fresche e non troppo asciutte.
Tenere il terreno al coperto
Mano a mano che le aiuole si liberano dalle coltivazioni si rimuove la vegetazione residua trasferendola nella compostiera. Subito dopo si può lavorare il terreno con il forcone foraterra. Questa lavorazione sostituisce la vangatura, rispetto alla quale offre il vantaggio di comprimere meno il terreno, di ossigenarlo anche in profondità e di lasciare inalterati gli strati del suolo. Senza dimenticare che il lavoro è meno faticoso e che può essere eseguito anche se il terreno è umido. Il forcone va prima conficcato nel suolo e poi mosso una volta avanti e indietro.
Dopo si distribuisce il letame (3-4 kg/m2) o il compost (2 kg/m2) interrandoli con una leggera zappatura.
Se si riesce, è opportuno eseguire una semina per mantenere il terreno coperto anche durante l’inverno. Si possono seminare spinaci, rucola, insalate e radicchi da taglio, ravanelli, piselli o colture da sovescio come la segale e la veccia villosa, perché lo scopo è quello di evitare che il terreno venga costipato dalle piogge. Se poi si ottiene anche qualcosa da mangiare, tanto meglio.
Ricostituenti per la prossima primavera
Gli alberi da frutto accumulano sostanze di riserva nei rami, nel tronco e nelle radici dopo la raccolta e prima di perdere le foglie. Utilizzeranno queste sostanze alla ripresa vegetativa e fino alla formazione dei frutticini nella primavera successiva.
Si capisce bene, quindi, quanto sia importante favorire la costituzione di queste riserve con una concimazione appropriata. Considerata la stagione avanzata è meglio evitare di distribuire concimi organici nel terreno ed è preferibile impiegare fertilizzanti fogliari con un buon contenuto di azoto, come le borlande oppure l’infuso o il macerato di ortica e/o di consolida.
Per non vanificare questo sforzo e consentire la traslocazione di tutti gli elementi dalle foglie agli organi di riserva si deve evitare di potare prima che siano cadute tutte le foglie.
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