Dopo aver letto l’articolo sul mensile, Gaetano Pascolla ha inviato in redazione la lettera sotto riportata, per condividere la sua esperienza di cura con il Metodo alla salute presso il Centro di medicina sociale di Foggia. Ecco la sua storia…
Complimenti per l’articolo sul Centro di Medicina Sociale di Foggia
Gentile Daniel e gentile redazione di Terra Nuova, vi scrivo per comunicarvi la felicità che mi ha pervaso leggendo, con sorpresa, l’ottimo articolo di Daniel Tarozzi sull’ultimo numero di Terra Nuova.
Non sapevo che nel suo necessario e bellissimo viaggio nell’Italia che cambia, il camper di Daniel si fosse fermato anche a Foggia. Ho trovato l’articolo molto pertinente, preciso e l’autore ha saputo cogliere in così poco tempo molte sfumature e peculiarità di una realtà allo stesso tempo semplice e complessa come quella del Centro di Medicina Sociale. So che leggendo articoli precedenti e leggendo del suo viaggio avevo più volte pensato che l’autore (come tutta la redazione di Terra Nuova) sarebbe stato interessato a conoscere la storia del Metodo Alla Salute e di Mariano Loiacono.
Io l’ho conosciuto nel 2009, dopo tanti anni nei quali affrontavo i miei disagi manifestatisi con profondi sbalzi d’umore e con l’abuso di droghe leggere. Nei mesi trascorsi a Foggia nella realtà legata al Centro di Medicina Sociale ho trovato una comunità in viaggio molto concreta che con devozione, amore e partecipazione ha aiutato me e tantissime altre persone a guardare oltre i sintomi per affrontare le cause vere che ci hanno portato a stare male. Per mia fortuna ed esperienza (“approfittando” della storia di mia madre, diagnosticata dalla psichiatria come bipolare e trattata per venti anni con psicofarmaci e all’inizio anche con un ricovero in ospedale con annesso doloroso e inumano elettroshock), non avevo mai voluto incontrare uno psichiatra né affidarmi agli psicofarmaci. Incontrare Mariano ed il Metodo Alla Salute è stata la conferma delle mie intuizioni solitarie perché sentivo, forte anche della cronicizzazione di mia madre, che psichiatri e psicofarmaci non risolvano i problemi e spesso li peggiorino pure.
In più nel percorso con il metodo ho scoperto tanto altro sui meccanismi che legano tutte le nostre vite e ci rendono parte essenziale ed unica nel panorama della vita intesa in senso lato. Al centro ho seguito corsi di dinamiche di gruppo e di epistemologia globale, un punto di vista sulla vita inedito e acuto, nato dalla fusione di vita e conoscenza proprie dell’esperienza sul campo e delle suggestioni di Mariano, che supera, pur integrandoli e rispettandoli i precedenti punti di vista sulla vita che hanno dominato l’esistenza dell’uomo (popolare-religioso; filosofico; scientifico-tecnologico). In queste elaborazioni mai banali né astratte si riconoscono tanti strumenti utili per la propria evoluzione e per quella dei gruppi nei quali si è inseriti.
La comunità accompagna ogni persona in trattamento a crescere in maniera autenticamente democratica: la crescita c’è per tutti quelli che si mettono in discussione e vogliono procedere nel viaggio della vita. Ho visto tante persone che per la società sarebbero state rifiuti o utenti (cronici e redditizi) di servizi diventare accompagnatori saggi e profondi, enzimi per i percorsi degli altri, casalinghe con la terza elementare affrontare cosiddette crisi psicotiche senza farmaci ma solo con tanto amore, devozione e nessuna paura, abili pure nel teorizzare sui meccanismi della vita.
Non voglio dilungarmi oltre e spero che altri giornalisti della redazione di Terra Nuova e lettori abbiano la voglia e la possibilità di conoscere ancora più approfonditamente il Metodo Alla Salute, ascoltando altre storie, partecipando magari ad una delle settimane intensive o ad alcuni corsi condotti da Mariano. A tale proposito vi anticipo che nel mese di maggio prossimo ci sarà un corso sull’Economia Finanziaria, ovviamente vista da un punto di vista globale come Mariano è solito fare.
Credo che l’interesse di Terra Nuova e dei suoi lettori (tra i quali ci siamo anche la mia compagna ed io) per questi temi sia alto come dimostrano le interviste ad altri “saggi”, sciamani, teologi, terapeuti, etc. lette in questi anni. Sarebbe bello incontrare di persona Mariano e ascoltare dalla sua viva voce il suo punto di vista ed emozionarsi di fronte alla sua rara sensibilità.
Ultima ma non meno importante che vorrei raccontare è il fatto (forse non così sorprendente) che nonostante il Centro di Medicina Sociale e il dott. Loiacono siano stati servizio pubblico, parte dell’Azienda Universitaria Ospedali Riuniti di Foggia per circa 30 anni, attirando persone da tutta Italia e in alcuni casi anche dall’estero (credo esempio unico al sud), al pensionamento di Mariano il tutto è stato velocemente ridimensionato e praticamente chiuso. In questo
servizio del TG3 Puglia trovate un piccolo resoconto della storia.
QUI ci sono altri servizi televisivi che parlano del Metodo alla Salute e della miopia della politica (basti ricordare che nessun assessore alla salute della Regione Puglia e tanto meno il presidente Vendola hanno mai voluto ascoltare le ragioni del dottore e delle tante persone in trattamento di un servizio pubblico che fa anche risparmiare moltissimi soldi rispetto ai trattamenti tradizionali). Questo è invece l’ultimo
comunicato stampa della Fondazione Nuova Specie che racconta dell’ennesimo voltafaccia delle istituzioni.
Mi piace chiudere con qualcosa di positivo. Probabilmente, come dimostrano anche tante delle vostre inchieste ed articoli, dall’alto, dalla politica, difficilmente arriva qualcosa di buono. Daniel, soprattutto, con il suo lungo viaggio, dimostra come il cambiamento sia diffuso e nasca dal basso in molteplici forme e per mano di tanti piccoli lillipuziani che stanno mettendo le basi per un salto evolutivo nelle coscienze, nelle organizzazioni, nell’economia solidale, nella cura degli esseri viventi.
La Fondazione Nuova Specie, da qualche anno, fa parte di questo meraviglioso microcosmo pressoché ignorato dalle istituzioni e dalla stampa mainstream.
In pochi anni, prevedendo la miopia della politica e forte dell’esperienza popolare di tanti anni nell’affrontare il disagio diffuso, cogliendone anzi il valore di segnale e di stimolo per fare un salto evolutivo – come ha colto benissimo Daniel Tarozzi – , ha dato vita alla concretizzazione di un sogno. Sono state portate fuori dai confini regionali e dal Centro di Medicina Sociale, grazie alle Associazioni alla Salute sparse in tutta Italia, Settimane Intensive, corsi di formazione globale, incontri, convegni. Una vera e propria rete solidale di scambio tra persone in trattamento è dislocata su tutto il territorio con tante case che si aprono all’ospitalità e allo scambio, continuando ad accompagnare molte persone anche dopo i trattamenti intensivi con gruppi alla salute settimanali che si svolgono in diverse città e comuni italiani.
Con una capillare opera di crowdfunding (detto alla foggiana “dove sputa il popolo si fa una fontana”) sono stati raccolti oltre 500.000 euro che costituiscono il capitale immobilizzato della Fondazione e che presto riusciranno a dare una sede propria per le tante continuative attività del Metodo Alla Salute vista l’assenza di prospettive date dalla Regione Puglia e dalla sua Azienda Sanitaria. In pratica i tanti cittadini coinvolti in questa esperienza sono stati costretti dallo Stato, che finanziano con le tante tasse versate, ad auto-organizzarsi e finanziarsi mettendo mano ai loro risparmi e ingegnandosi in tante piccole attività di raccolta fondi per garantire quello che dovrebbe essere un diritto sancito dalla nostra costituzione.
Per quanto tutto ciò faccia arrabbiare credo sia un bel segnale che dimostra come l’unione di tante persone uguali nelle loro diversità e accomunate da un sogno concreto e dalla voglia di migliorare se stessi possa davvero migliorare il mondo.
Ancora complimenti a Terra Nuova e a Daniel che raccontano le nostre storie.