L’importanza di alzare lo sguardo per vedere intorno a noi… La riflessione dello scrittore Franco Arminio.
La paesologia è una scienza senza rete. È caduta pancia a terra il giorno in cui è nata, d’allora non si è più rialzata, è quella la sua postura. La paesologia può stare in un libro, in una foto, in un film, ma non può stare nella rete. La paesologia ha bisogno di cose finite; la rete non ha una fine. Al netto della morte non c’è paesologia; la rete vuole bypassare la morte.
È questo il punto, ovviamente provvisorio.
Vi invito a compiere un’azione semplice ma importante in un mondo sempre più distratto e distaccato dalla realtà: prendete il vostro telefonino e filmate il paese in cui vivete.
Oggi ci ritroviamo tra le mani strumenti tecnici raffinati che possono fare dei piccoli film di eccellente qualità, solo che li utilizziamo molto spesso per farci dei selfie, e troppo poco per porre attenzione alla cornice delle nostre vite. Una cornice che tra cinquant’anni non sarà più la stessa: perché i paesi cambiano, cambiano le forme, i colori, i suoni…
Non indugiamo più sul «com’era», concentriamoci sul «com’è adesso». È il primo passo nella direzione di un licenziamento della sfiducia che ci può portare a fare cose impensate, a osare, a smettere di assistere impotenti di fronte allo spopolamento di ampie zone del nostro Paese. Un fenomeno che ci porta a perdere dei patrimoni inestimabili.
Mettersi a fare un piccolo video ci costringe ad alzare finalmente lo sguardo, a guardarci attorno, a risvegliarci nella meraviglia del mondo esterno. L’idea è di creare una sorta di mosaico dell’Italia dei paesi, un prezioso documento etnografico che magari fra 50 anni ci dirà com’era l’Italia dei paesi nel 2019. Niente «effetti speciali» col drone, per favore. L’altezza deve essere quella del nostro corpo. Utilizzate quello stesso strumento che quotidianamente ci tiene in ostaggio dei suoi algoritmi per costruire dal basso una moderna arca di Noè.
Istruzioni
• Filmate un paese col telefonino, formato 16:9 (cellulare orizzontale).
• Lunghezza minima: 1 minuto, lunghezza massima: 3 minuti.
• Speditelo entro il 31 marzo a
casadellapaesologia@gmail.com (se il peso è eccessivo per un allegato, utilizzate un servizio gratuito per l’invio di immagini pesanti, come ad esempio
www.wetransfer.com)
• I piccoli documentari saranno pubblicati uno alla volta sulla pagina della Casa della Paesologia (
www.casadellapaesologia.wordpress.com) e sul profilo Facebook di Franco Arminio (
www.facebook.com/francoarminio)
• Successivamente saranno montati tutti assieme e presentati nei festival paesologici dell’estate 2019.
Franco Arminio è poeta, scrittore e regista italiano, autodefinitosi «paesologo». Le sue pubblicazioni più recenti sono Cedi la strada agli alberi. Poesie d’amore e di terra, (Chiarelettere, 2017) e Resteranno i canti (Bompiani, 2018).
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