Greta Thunberg e lo sciopero per il clima. L’editoriale del direttore di Terra Nuova.
“Quando avevo più o meno otto anni, sentii parlare per la prima volta del cambiamento climatico. Ricordo di aver pensato quanto era strano che la specie umana fosse in grado di alterare il clima mondiale. Perché se così fosse stato, di sicuro non avremmo parlato d’altro. Ma nessuno ne parlava, mai. Per me, tutto ciò non aveva senso. (…) E così, all’età di undici anni, mi ammalai. Caddi in depressione, smisi di parlare e persino di mangiare. In due mesi, persi circa dieci chili. In seguito, mi furono diagnosticate la sindrome di Asperger, l’OCD e il mutismo selettivo. Il che significa che parlo solo quando penso sia necessario, e ora è uno di quei momenti. (…)
Sotto molti profili, trovo che siamo noi autistici quelli normali, e che le altre persone siano piuttosto bizzarre, specialmente quando si tratta di crisi della sostenibilità, con tutti che parlano del cambiamento climatico come di una minaccia esistenziale e malgrado ciò vanno avanti come se niente fosse. Persino la maggior parte dei climatologi e dei politici impegnati nell’ecologia svolazzano per il mondo, mangiando carne e latticini. (…)
Lo scorso agosto, all’inizio dell’anno scolastico, ho deciso che ne avevo abbastanza. Mi sono seduta di fronte al Parlamento Svedese e ho proclamato il mio sciopero per il clima. Alcuni dicono che farei meglio ad andare a scuola. (…) E a che scopo dovrei andare a scuola, imparando nozioni su nozioni, quando i dati più importanti forniti dalla ricerca avanzata di quello stesso sistema scolastico sembrano non significare nulla per i politici e per la società? Alcuni dicono che (…) qualunque nostra azione non avrà un grande impatto. Ma se qualche bambino guadagna le prime pagine di tutto il mondo solo assentandosi da scuola per alcune settimane, pensate cosa potremmo fare tutti insieme, se solo lo volessimo. (…)
Abbiamo bisogno di una speranza, certamente. Ma più ancora della speranza, ci serve l’azione. Quando iniziamo ad agire, la speranza è ovunque. Deve cambiare tutto. E il cambiamento deve iniziare oggi. Grazie».
Questi sono solo alcuni passaggi del discorso TED di
Greta Thunberg, la ragazza svedese che lo scorso 20 agosto, all’età di 15 anni, ha iniziato uno «sciopero per il clima»: ogni venerdì, invece di andare a scuola protesta davanti al Parlamento di Stoccolma contro il riscaldamento globale.
Il suo esempio ha ispirato il movimento
#FridaysForFuture (
www.fridaysforfuture.org), coinvolgendo tantissimi giovani da ogni parte del mondo, che il prossimo 15 marzo si uniranno in una marcia globale per il clima. Al momento hanno aderito 40 paesi, tra cui l’Italia. E gli adulti sono più che benvenuti.
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________
SFOGLIA UN’ANTEPRIMA DELLA RIVISTA