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Interventi nell’orto e in giardino a Luglio

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Come proteggere le piante dell’orto e del giardino dal caldo. Ecco i consigli di agricoltura naturale di Terra Nuova per il mese di luglio.

Proteggersi dal caldo estremo

Le estati torride sono sempre più frequenti, sebbene dovrebbero verificarsi ogni cento anni circa. Secondo i dati dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima, l’estate del 2017 è stata la seconda più calda di sempre in Italia, subito dopo quella del 2003, con temperature che hanno superato spesso i 40° C, soprattutto nel Centro Italia, ed è stata anche molto siccitosa: la quarta estate più secca degli ultimi 215 anni.
Lunghi periodi con temperature elevate accelerano lo sviluppo delle piante, riducono le produzioni e ne peggiorano la qualità, soprattutto quando l’escursione termica fra notte e giorno è limitata.
Il caldo provoca prima l’appassimento e poi l’avvizzimento e l’arricciamento delle foglie, che possono presentare necrosi sul margine fogliare, mentre sui frutti compaiono scottature e la polpa diviene vitrescente.
In questi casi, l’impiego delle reti ombreggianti può essere un rimedio di protezione efficace, poiché riducono l’intensità solare e, con essa, la temperatura dell’aria sotto la rete. Per applicarle è necessario avere a disposizione delle strutture o degli appigli ai quali sia possibile fissarle. Per questo sono più adatte agli orti e alle coltivazioni sul balcone.
Quanto ai trapianti estivi, se non si dispone di un’ombreggiante devono essere protetti con dei vasi di terracotta rovesciati oppure con stuoie, che sarà possibile togliere con gradualità, in maniera tale da proteggere le piantine per un numero di ore sempre minore. In ogni caso, nei giorni immediatamente successivi al trapianto bisogna provvedere ad abbondanti e frequenti irrigazioni.

Pacciamatura e rincalzatura

La pacciamatura organica assicura il mantenimento dell’umidità nel suolo senza far scaldare il terreno, come accade invece nel caso della pacciamatura in plastica. Grazie alla pacciamatura, la riduzione dell’evapotraspirazione del terreno è così elevata che, in alcuni casi, soprattutto con le piante che hanno apparati radicali profondi, è possibile rinunciare all’irrigazione. I migliori risultati sono stati ottenuti con il cippato1 leggermente incorporato nel suolo.

In alternativa alla pacciamatura possiamo citare la rincalzatura, una lavorazione che prevede lo spostamento della terra dell’interfila per accumularla al piede delle piante; questo può aiutare a proteggere le piante dal caldo poiché crea le condizioni per mantenerne più fresca la base e stimola l’emissione di radici laterali che contribuiscono all’assorbimento di acqua.

Innaffiare efficientemente

In estate l’irrigazione non deve essere solo efficiente, cioè impiegare la minore quantità di acqua possibile (cosa importantissima quando al caldo si associa la siccità), ma deve anche essere costante per evitare stress idrici alle piante. In entrambi i casi la soluzione migliore è l’irrigazione a goccia: consente di risparmiare almeno il 30% di acqua offrendo un apporto continuo e nella giusta quantità.
Conviene sempre irrigare nelle ore serali, quando l’acqua ha più tempo per penetrare nel terreno prima che l’aumento della temperatura incrementi anche l’evaporazione.
Note:
1 Il cippato si ottiene sminuzzando in scaglie lunghe al massimo 2 cm le ramaglie provenienti dalle potature, utilizzando un’apposita macchina detta cippatrice.

Articolo tratto dal mensile Terra Nuova Luglio-Agosto 2018
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