L’Agenda della Salute di Giugno: Esplosione di Vita

I cereali giungono a maturazione, i frutti si condensano e l’aumento delle ore di luce invita a incrementare le attività, riducendo le ore di sonno. È l’esplosione dell’energia Yang, ben espressa dall’elemento Fuoco, fortemente centrifuga e dispersiva. È il momento ideale per trascorrere intere giornate all’aria aperta, alla ricerca di erbe aromatiche. Gli antichi ne conoscevano già le proprietà benefiche: non è un caso, infatti, che proprio durante la tradizionale festa di San Giovanni, fosse consuetudine danzare a piedi nudi nell’erba alla ricerca di iperico, salvia e alloro.

Con l’arrivo del caldo è opportuno ridurre tutte le cotture e privilegiare cibi crudi, in particolare le insalate, a cominciare dalla Lattuga ricchissima di acqua ma anche di fosforo, potassio, rame, magnesio, ferro, vitamina C, acido folico, pectine, clorofilla, lactucina e fibre utili per la funzionalità intestinale. La lattuga ha la proprietà di calmare, ridurre gli spasmi muscolari e la stanchezza.

Per idratare ci viene in aiuto il Cetriolo, dalle proprietà diuretiche e rinfrescanti. Il suo contenuto di acido tartarico facilita il metabolismo dei carboidrati, non tutti però riescono facilmente a digerirlo: un piccolo trucco per renderlo più tollerabile consiste nello sbucciarlo, affettarlo e cospargerlo di sale rosa himalayano, dopo un’ora si scola il liquido in eccesso, si lava e si consuma.

Chi invece ama i sapori più forti può provare i Cipollotti Rossi di Tropea, ottimi spazzini che aiutano a eliminare le ultime tossine accumulate durante l’anno, a purificare i reni e rimineralizzare le ossa. Chi non ama consumare cipolle crude può berne l’acqua di cottura al mattino a digiuno per depurare e dare energia. In generale tutti i vegetali ricchi di solfuro di allile e propile (cipolle, porri, erba cipollina) andrebbero consumati in questo periodo per disinfettare le vie urinarie e detossinare.

Ottime anche tutte le Bacche di Bosco, come i Lamponi, ricchi di polifenoli, dall’effetto antinfiammatorio, da consumare al mattino frullati, o i Mirtilli, protettivi di capillari e retina, dallo spiccato effetto tonico sul microcircolo.

Complici i raggi solari sempre più intensi e il brusco rialzo della temperatura, giugno può rappresentare un mese difficile per la salute della nostra pelle e di tutto il microcircolo. L’epidermide non è ancora pronta per esposizioni prolungate e il nostro organismo, naturalmente portato a un’intensa sudorazione, non sempre riceve il giusto apporto di sali minerali.

Per questo motivo e per favorire il naturale processo di depurazione, è importante consumare tanti centrifugati freschi di frutta e verdura. Per la loro preparazione, oltre alle tradizionali mele e carote, si consiglia di prediligere zucchine, sedani, cipollotti di Tropea, erba cipollina e porri che drenano, purificano i reni e rimineralizzano le ossa.

Questo è il momento di raccogliere i Fiori di Calendula, dalle proprietà cicatrizzanti e lenitive della pelle.

Fiori e foglie possono essere utilizzati per preparare bagni e impacchi emollienti o come infuso per dare tono alla pelle aggredita dai raggi del sole.

In caso di irritazione da eritema solare possiamo realizzare un impacco ottenuto pestando 100 g di fiori e 50 g di foglie, da porre in una garza e applicare direttamente sull’area da trattare.

In alternativa possiamo preparare un decotto mettendo a bollire 100 g di fiori in due litri di acqua per 15 minuti; al termine si spegne e si lascia in infusione per 5 minuti, si filtra e si aggiunge all’acqua del bagno o si usa per lavaggi locali su pelle irritata o infiammata.

Molto utili anche i Fiori di Tiglio, dalla virtù sudorifere e sedative. I fiori si lasciano in infusione coperti solo per 5 minuti, poi si filtra e si addolcisce con miele di tiglio: questa bevanda, oltre a essere molto gustosa, è un ottimo rimedio per depurare il corpo e al contempo sedare la mente dagli sbalzi di umore e da tutte le forme di insonnia, piuttosto frequenti in questo periodo.

Con le Foglie delle Fragole bio possiamo preparare una tisana utile per contrastare calcoli renali e artritre. Ottima anche la capacità di depurare il sangue, eliminare gli acidi urici, drenare o fungere da astringente in caso di diarrea.  Si possono usare le foglie fresche o essiccate (reperibili in erboristeria): 25 g di foglie tritate (fresche o secche) in un litro d’acqua fredda, lasciarle a riposo 15 minuti. Portare a ebollizione 10 minuti. Far intiepidire e berne 2/3 tazze al giorno.

Giugno è il mese ideale per la raccolta e la conservazione di piante aromatiche, giunte al massimo della loro carica balsamica. Per le piante di cui si desidera conservare le infiorescenze (maggiorana, origano, timo) si raccolgono in un mazzetto gli steli, si avvolgono in carta di giornale e si appendono a testa in giù in un luogo ombroso e ventilato. Per essiccare le foglie (dragoncello, menta, ruta), queste andranno raccolte prima della fioritura ed esposte su graticci al sole. Una volta essiccate si sbriciolano e depongono in vasi ermetici.

L’Avena (Avena sativa), pianta medicinale e alimentare ricca di minerali e vitamine, è particolarmente indicata per tonificare e corroborare il nostro sistema nervoso. È ricca di proteine, lipidi, glucidi, ferro, calcio, fosforo, sodio, potassio, vitamine A, B1, B2, B6 e tracce di D, ed è particolarmente indicata in casi di: esaurimento nervoso, ansietà, stress, insonnia, depressione, nevralgie, perdita di memoria, invecchiamento precoce a livello celebrale, sviluppo fisico e mentale rallentato.

Si assume in tintura madre (30 gocce in un po’ di acqua 3 volte al dì prima dei pasti o 40 gocce prima di coricarsi in caso di insonnia); oppure come prima colazione in forma di crema d’avena (3 cucchiai di fiocchi a persona).

È un olio in cui sono stati messi a macerare i fiori di una pianta. Va usato un olio pregiato che non irrancidisce facilmente, come l’extravergine di oliva. Da provare con calendula, iperico, camomilla, rosa canina, elicriso. La raccolta va fatta in una giornata di sole, in tarda mattinata, quando la rugiada è evaporata.

I fiori vanno poi seccati, per evitare che l’acqua in essi contenuta possa far andare a male l’oleolito. Si chiudono le piante secche in un vaso di vetro e si ricopre con l’olio: il rapporto è di 1:10.

Iperico, calendula, rosmarino ed elicriso vanno fatti macerare al sole; le altre in un posto caldo ma all’ombra, per almeno 3 settimane, scuotendo il vaso una volta al giorno. Si filtra poi l’olio con una garza fitta. L’oleolito si conserva chiuso in bottiglie scure per un paio d’anni.

Con l’oleolito si può fare una pomata nutriente, da notte, per pelli secche. Ottima per i piedi e anche come balsamo per le labbra. Per un vasetto di pomata servono 3 g di cera d’api bio pulita e grattugiata (massimo 7%), 45 ml di oleolito e alcune gocce di olio essenziale per profumare e conservare. In un contenitore di latta, si scalda a bagnomaria la cera, finché non si è completamente sciolta. Si toglie dal fuoco, si aggiunge l’oleolito e si mescola bene. Se la temperatura dell’ambiente è bassa si formano dei grumi, che si sciolgono mescolando bene. Solo alla fine si aggiungono poche gocce di olio essenziale, sempre mescolando bene. Si versa la pomata ancora calda in un vasetto di vetro scuro, preventivamente sterilizzato e solo quando si è raffreddata si chiude il vaso. Prima di adoperarla è meglio lasciare passare un giorno, affinché la cera si indurisca completamente e la pomata si stabilizzi. Si applica sulla pelle inumidita una dose minima di unguento.

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