Un «lavoretto» che ancora si trova, in un periodo decisamente buio per l’occupazione, è il mestiere dell’imbianchino: una possibilità di impiego in chiave ecologica nel mondo della green economy.
Lavori verdi: l’eco-imbianchino
In realtà, non si tratta di una professione di secondo rango: pitturare e decorare le case, così come la verniciatura di infissi e arredi, è una vera e propria arte, che richiede cura e attenzioni particolari. Il lavoro c’è, perché fa parte della manutenzione ordinaria di case ed esercizi commerciali. Ogni tanto c’è bisogno, come si dice in gergo, di dare una «rinfrescata». Alcune persone cercano di arrangiarsi come possono, ma molte ricorrono alla figura professionale dell’imbianchino.
Meglio affidarsi ai professionisti
Pittori, stuccatori, laccatori e decoratori professionisti vengono spesso rimpiazzati da una manovalanza tuttofare e piuttosto inesperta, che applica prezzi al ribasso. Ma questo lavoro richiede una certa esperienza, sia nella manodopera che nella scelta dei prodotti più idonei per ogni tipo di applicazione. La maggior parte degli artigiani è abituata a utilizzare i prodotti convenzionali imposti dal mercato e dalle grandi aziende della petrolchimica, che però non soddisfano a pieno le richieste dei consumatori. In questo panorama piuttosto omologato c’è chi, con buone ragioni, cerca di differenziarsi riscoprendo prodotti più naturali e antiche tecniche appartenenti alla tradizione nostrana.
Una professione gentile con l’ambiente
L’applicatore ecologico, se così si può chiamare, nasce per rispondere alla crescente richiesta di tutti quei consumatori attenti e consapevoli dei rischi per la salute e per l’ambiente causati dall’impiego di vernici sintetiche, sia per chi le usa correntemente, che per chi le respira quotidianamente all’interno degli edifici. Non sono molti gli applicatori sul mercato che conoscono pitture a base di calce, tecniche pregiate come lo stucco veneziano, il marmorino, il tadelakt o le più semplici velature. Si tratta dunque di addentrarsi in questo mondo sapendo che si ha qualche carta in più da giocare, non solo sul piano ecologico, ma anche su quello diciamo più funzionale.
L’imbianchino esperto di tecniche e prodotti naturali, infatti, può offrire soluzioni convincenti per superare anche i problemi più ricorrenti e diffusi della clientela. Con gli infissi di ultima generazione, per esempio, in molti edifici la muffa si sviluppa in gran quantità, anche in quelli di recente costruzione. Un problema causato dalla mancanza di adeguata aerazione e da errori costruttivi, che creano ponti termici e riscaldamenti inadeguati, ma imputabile in gran parte anche all’utilizzo di vernici poco permeabili al vapore e facilmente attaccabili dalle spore fungine.
Il pittore che usa e conosce i prodotti naturali a base di calce potrà mettere in campo la sua competenza per risolvere il problema e garantire una maggiore durata del tempo degli strati pittorici e dei manufatti. Una competenza applicabile anche alla cura del legno esposto agli agenti atmosferici. Si tratta nella maggior parte dei casi di adottare qualche attenzione in più nella stesura del prodotto, rispettare i tempi di asciugatura, ma anche di riuscire a riprodurre degli effetti cromatici, che con i pigmenti imposti dai tintometri sono irraggiungibili, perché troppo piatti e impenetrabili dalla luce.
Imparare sul campo
Come abbiamo più spesso dimostrato, non basta utilizzare le vernici all’acqua, che di ecologico hanno solo il nome, ma è opportuno conoscere a fondo ingredienti base come la calce, oppure l’olio di lino, i terpeni di agrumi e i sali di boro nel caso del legno. Il verniciatore ecologico deve familiarizzare con le emissioni di VOC (Volatile organic compounds) e conoscere i pericoli dei singoli componenti, che sfuggono all’obbligo di dichiarazione sull’etichetta e che risultano incomprensibili anche ai pochi che si addentrano nella consultazione delle schede tecniche.
Il mestiere dell’imbianchino ecologico si impara per lo più sul campo, nei cantieri, con l’eventuale supervisione di bioarchitetti e tecnici preparati. Si possono anche frequentare corsi specifici per decoratori, verniciatori e artigiani organizzati da alcune associazioni di bioedilizia o dalle principali aziende che producono pitture e vernici naturali.
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