Il software libero permette di allungare la vita dei pc riducendo l’impatto ambientale:tre realtà si raccontano nell’articolo “Linux: e il tuo PC dura il doppio” su Terra Nuova Settembre 2012.
In un mercato dinamico come quello dell’inforamatica, il concetto di obsolescenza, dato dalla continua evoluzione di software che necessitano di sistemi operativi più efficienti, sollecita l’acquisto di macchine sempre nuove, se non si vuole essere tagliati fuori dal mondo del lavoro.
Per avere un’idea della nostra produzione annuale di e-waste (cioè dei rifiuti composti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, dette anche RAEE) basta qualche dato. A livello globale si parla di circa 50 milioni di tonnellate di rifiuti delle quali il nostro paese da solo ne produce 850.000. La cosa più grave è che il 50% della cifra totale è costituito da computer dismessi che potrebbero ancora funzionare, di cui solo il 10% viene smaltito in maniera opportuna.
Quelli elettronici sono infatti classificati come “rifiuti speciali” poichè sono composti da materie molto pericolose per l’ambiente e il loro riciclo richiede un procedimento molto complesso.
Il riutilizzo si presenta quindi come una soluzione efficace: vi spieghiamo il perchè il software libero su sistema operativo GNU/Linux rappresenta una seconda possibilità per il vostro pc, riducendo quindi l’impatto ambientale e il divario digitale.
A raccontarlo nell’articolo sono tre realtà italiane, intervistate da Terra Nuova per i suoi lettori.
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