Messaggerie Sarde: cultura, musica e stili di vita

Tiziana è praticamente cresciuta dentro la sua libreria, in piazza Castello a Sassari. Ma si porta ancora dietro il suo accento bolognese, quello della famiglia di origine che seguì le orme del padre sull’isola.

La libreria si chiama Messaggerie Sarde: ha appena festeggiato i quarant’anni di attività, ma le sue origini sono ancora più antiche, con un punto vendita risalente al primo dopoguerra in un’altra zona della città.

“Con la mia famiglia siamo subentrati nel ’76” racconta Tiziana. “Con il tempo abbiamo poi ampliato e dedicato ampio spazio alla musica. Mio padre aprì addirittura un caffè letterario, ante litteram, ma fu costretto a chiuderlo, in mancanza di una liberalizzazione, con i bar vicini che si opponevano. Oggi abbiamo un negozio di 600 mq con un reparto musica integrato insieme agli scaffali dei libri”. A distanza di anni Messaggerie Sarde si è affermata come il centro culturale nevralgico di tutta la Sardegna settentrionale, riuscendo a conservare il reparto musica in un periodo in cui chiudono tutti i negozi di dischi.

Tra gli altri settori principali c’è la cultura del benessere legata al cibo e alle attività olistiche.

La sala di oltre 200 mq al piano superiore è adibita oggi agli incontri, con un susseguirsi di corsi di scrittura, presentazioni di libri, piccoli concerti e feste.

Nel solo 2016 sono state proposte circa cento attività tra seminari ed eventi, ma nel prossimo futuro c’è l’idea di ampliare ancora di più l’offerta

“Bisogna diventare sempre più polo culturale” dice Tiziana. “E’ l’evoluzione naturale delle librerie che vogliono resistere. E continuare ad esistere”.

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