Metamedicina
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Ognuno di noi ha una memoria emozionale che registra tutte le nostre emozioni. Il risultato è che continuiamo a vivere inconsapevolmente lo stesso copione di sofferenza, causa di malesseri e malattie. Io stessa ho sperimentato questo meccanismo. È stato proprio il bisogno di capire il perché di quel vuoto pieno di dolore a portarmi a fare dei collegamenti fra quello che stavo vivendo e ciò che mi rimandava il corpo. Avendo delle nozioni mediche, sono riuscita a identificare che cosa c’era all’origine dei mali che via via mi affliggevano e, con il tempo, ad autoguarirmi. E questo è stato davvero affascinante. Se prendiamo coscienza dei sentimenti e delle emozioni alla base di una disarmonia, possiamo incominciare a trasformarli, andando verso la guarigione. In effetti ogni malessere è un messaggio che il nostro corpo ci manda per risvegliarci. Sì, la metamedicina è un risveglio della coscienza che si pratica nella compassione.
Ha un approccio induttivo, che porta a fare domande pertinenti e va in profondità, tuttavia non cura. Se una persona si fa male a un piede, per esempio, è ovvio che nell’immediato ha bisogno della medicina. Soltanto dopo potrà ricorrere alla metamedicina, per capire che cosa può averla portata a farsi male…
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