Litigare è uno spreco di energie
Oggi più che mai si sente il bisogno di cambiare le più radicate abitudini a favore di uno stile di vita rispettoso dell’ambiente e delle sue creature. Chi non riconosce questo cambiamento probabilmente dovrebbe ricredersi.
Le persone che decidono di intraprendere uno stile di vita vegan aumentano ogni giorno (in Italia il 2,6% della popolazione si dichiara tale, secondo i dati dell’Osservatorio VeganOk) e con loro è in crescita anche il numero di professionisti, aziende e associazioni che, stando al passo coi tempi, si migliorano e diventano parte del cambiamento.
All’interno del mondo vegan, però, esistono diverse realtà che invece di collaborare e rimanere unite per l’unico vero scopo si ritrovano a «farsi la guerra», concentrando forze e sforzi in energie negative del tutto
improduttive e indifferenti al benessere e alla liberazione animale, che è ciò a cui tentiamo di arrivare, a piccoli passi.
L’importante lavoro di denuncia fatto da parte di tutti quei volontari che, ovunque, lavorano per accendere i riflettori sullo sfruttamento degli animali è efficace solo se si collabora tutti insieme alla divulgazione di queste scomode verità. Continuare ad attaccarsi tra vegani non può che essere controproducente alla causa e fa sì che si perda del tempo prezioso che potrebbe venire utilizzato per salvare la vita degli animali, vittime della violenza umana.
In quanto presidente dell’Associazione Vegani Italiani Onlus, ciò che auspico al mondo è di arrivare, il prima possibile, alla liberazione di ogni animale da qualsiasi tipo di sofferenza imposta dall’essere umano.
Il diritto alla vita è inalienabile e vale tanto per gli esseri umani quanto per tutte le altre creature del mondo animale. Dunque, ben vengano le iniziative a favore della tutela dei diritti animali, perché solo muovendoci assieme per il raggiungimento di un obiettivo comune è possibile cambiare le sorti dei nostri fratelli senza voce.
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