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Nell’orto a Febbraio

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Le giornate corte e fredde non ci invitano ad uscire. Nel tepore della nostra casa, programmiamo le attività per il prossimo anno: è il momento dei buoni propositi.

Nell’orto a Febbraio

SUL BALCONE
Anche se i balconi sono più caldi degli orti per la vicinanza alle pareti delle case, le basse temperature e le possibili gelate non permettono nuove semine.
Possiamo, però, eseguire talee o propagare gli stoloni per ottenere nuove piante, in particolare di quelle aromatiche. Con queste piante la riproduzione vegetativa permette di mantenere i profumi e gli aromi caratteristici.
Per eseguire le talee di rosmarino, timo, lavanda e salvia preleviamo dalla pianta madre la parte apicale di rami e rametti di lunghezza massima 10-15 cm. Evitiamo quelli troppo verdi o troppo legnosi, perchè la base della talea leggermente lignificata favorisce lo sviluppo delle radici.
Eliminiamo le foglioline presenti nella parte basale e interriamo il rametto per un terzo della sua lunghezza in un buon terriccio da mantenere costantemente umido.
Ancora più semplice è propagare per stoloni. Alcune piante, come la menta o la santoreggia, sviluppano rami striscianti che formano naturalmente radici (gli stoloni, appunto). Preleviamo queste porzioni di ramo e interriamo l’apparato radicale in un buon terriccio. Manteniamo il terriccio inumidito per ottenere una nuova pianta.
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NELL’ORTO
Continuiamo a raccogliere gli ortaggi che resistono al freddo: il cavolo verza e il cavolo nero, che danno il meglio di se stessi dopo le gelate, i porri, da raccogliere solo se il terreno non è gelato per evitare di romperli, e i cavolini di Bruxelles, dai quali possiamo ottenere una piccola produzione ogni 7-15 giorni. Anche le rape bianche, se sono state rincalzate o coperte con foglie, possono ancora essere raccolte dal campo.
Nei tunnel raccogliamo insalate e verdure da foglia. Se disponiamo di bietine o di coste stacchiamo le fogli più esterne, così il ricaccio sarà più rapido.
Verso la fine del mese, seminiamo lattughe, cicorie, valerianella, spinaci, bietine, ravanelli e rucola: saranno pronti in primavera.
Anche qui copriamo le colture con il tessuto non tessuto per accelerarne un poco la crescita e per proteggerle ulteriormente dal freddo.
Ricordiamo di aprile i tunnel nelle giornate di sole per evitare eccessivi sbalzi di temperatura e per favorire l’arieggiamento, riducendo così il rischio di malattie fungine.
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NEL FRUTTETO
Ad eccezione della raccolta degli agrumi e, in alcune regioni, delle olive, in questo mese i lavori nel frutteto sono fermi.
E’ meglio anche aspettare per la potatura perchè, in caso di forti gelate, la vegetazione residua rischia di essere danneggiata. Interveniamo solo se disponiamo di un gran numero di piante e temiamo di non riuscire a terminare questo lavoro per tempo (cioè in corrispondenza della fioritura).
Approfittiamo di questa pausa nei lavori per liberare nel frutteto le galline: razzolando cattureranno e mangeranno le larve di molti parassiti che svernano nel terreno (moscsa della frutta, mosca del ciliegio, mosca dell’olivo, tentredine del pero e del susino).
Curiamo la conservazione di mele, kiwi e pere. I frutti vanno disposti in cassette monostrato da controllare periodicamente per eliminare quelli deteriorati. Per una lunga conservazione teniamoli in fruttaio o in cantina ad una temperatura compresa fra i 4° e 10° e manteniamo il tasso di umidità all’80-90%.
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Articolo tratto dal mensile Terra Nuova Febbraio 2014.

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