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#NonUnLibroQualunque. Il libraio non è un panda!

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Secondo Nicoletta, titolare della libreria Trame di Bologna, oggi il libraio si è ripreso il suo spazio nel mondo, ridefinendo il proprio ruolo nella società di internet.
#NonUnLibroQualunque. Il libraio non è un panda!
Il libraio è una specie in via di estinzione? Un panda abbarbicato sugli eucalipti?
Nicoletta Maldini, della libreria Trame di Bologna, non è affatto d’accordo con questa visione. Pensa, al contrario, che al di là delle difficoltà del periodo, la concezione tipica del «libraio panda» sia finalmente venuta meno, perché il soggetto in questione è riuscito a mostrarsi ancora vitale e resiliente, capace di intraprendere nuove azioni e ridefinire il proprio ruolo nella società di internet.
Durante la pandemia il «libraio panda» ha preso la bici e l’automobile, ha fatto consegne ai cittadini affamati di cultura, ha rifornito le biblioteche pubbliche, insomma… è sceso dall’eucalipto e si è ripreso un suo spazio nel mondo.

Bologna: città ad alta densità di lettori

Nicoletta è una donna energica ed entusiasta del suo lavoro. Malgrado la fatica di dover gestire tutto da sola, rimane accogliente e sa mantenere un piglio gentile. Anche in una mattina di dicembre, in pieno trambusto prenatalizio, quando un giornalista cerca di strapparle a tutti i costi un’intervista. «Sono stati mesi molto difficili, ma interessanti, che hanno fatto emergere la creatività» risponde alla domanda di rito sulla crisi. «Non c’è motivo di rammaricarsi o di piangersi addosso. Al contrario, è stato un periodo pazzesco in cui è stato possibile reinventarsi. Bologna è una città di studenti, che si sono trovati bloccati in casa senza libri e con gli esami da dare. Io mi sono divertita a fare le consegne. Ma c’erano anche i bambini alle finestre ad aspettare il libro di turno… mi sono sentita Babbo Natale.
E poi nel delirio globale degli ultimi anni ci sono state una serie di coincidenze positive che non possiamo ignorare: è passata la legge del libro che limita la scontistica dei giganti del web, abbiamo avuto i fondi nazionali delle biblioteche e i libri sono stati riconosciuti come beni essenziali».
Bologna è una città di cultura, con un’alta densità di lettori, può vantare l’università più antica del mondo e una miriade di piccole realtà capaci di fare rete e sostenere l’economia civile. «Per chi ha una libreria è una piazza bella e funzionale» dice la libraia. «Tra di noi ci diamo sempre una mano».
Nicoletta mostra competenza e capacità di entrare in sintonia con i gusti del lettore. Vive da sempre in mezzo ai libri, ha alle spalle oltre trent’anni di attività tra gli scaffali. Nel 2005 ha aperto una piccola cooperativa, con due amiche, Orsola e Anna, che non lavorano in libreria ma sono rimaste in società per dare il loro sostegno. 

Quando il mondo cambia…

La libreria si trova in pieno centro, in una via laterale di via Indipendenza. Il negozio è piuttosto piccolo, ma nel complesso riesce a restituire un’immagine di abbondanza, con una selezione di 6-7 mila titoli di varia tra narrativa e saggistica, più una per bambini e ragazzi con un divanetto per sfogliare con calma un libro. Lo spazio è mobile e viene utilizzato per organizzare presentazioni, piccole mostre, serate musicali, con la possibilità di arrivare fino a trenta posti a sedere. Ma inutile dirlo, i grandi assenti del periodo sono stati proprio gli eventi. «Nel 2019 avevo fatto più di 140 incontri e 40 collaborazioni per attività esterne, poi d’improvviso è finito tutto. Se il mondo cambia, dobbiamo cambiare anche noi, facendo cose diverse. Adesso che non devo allestire gli spazi per le presentazioni posso anche permettermi di tenere qualche scatolone aperto sul pavimento. Già, anche questo fa parte del lavoro. Per fare il libraio non basta essere intellettuali, c’è bisogno di mente, di cuore e di corpo».

 

LIBRERIA TRAME, Via Goito 3/c
tel 051 233333 – www.libreriatrame.com

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