Nuovi OGM: agiamo insieme per fermarli
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Carlo Triarico, presidente dell’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica, lancia un appello per fare fronte compatto contro l’avanzata dei nuovi OGM che l’Unione Europea vuole deregolamentare, evitando tracciabilità ed etichettatura.
Carlo Triarico, presidente dell’ Associazione per l’Agricoltura Biodinamica, lancia un appello per fare fronte compatto contro l’avanzata dei nuovi OGM che l’Unione Europea vuole deregolamentare, evitando tracciabilità ed etichettatura.
Quando iniziarono a colpire l’agricoltura biodinamica, avvertimmo che era solo un esperimento iniziale e che preparava l’azione reazionaria più grande, con cui volevano colpire le speranze di un’agricoltura nuova, ecologica e solidale. In diversi ci difesero e difesero il futuro di tutti. Oggi quel pronostico è sempre più attuale e abbiamo bisogno del vostro aiuto.
Il 25 novembre, il Parlamento Ue ha bocciato il piano di riduzione dei pesticidi (Sur) previsto dalla strategia Farm to Fork. Poco prima era stata rinnovata, per altri dieci anni, l’autorizzazione del glifosato. Il Parlamento Ue discute ora a ritmi rapidi l’autorizzazione delle NBT, i nuovi OGM, per dare libertà alle multinazionali di brevettare la vita di piante e animali. Su questo tema, l’Italia, da oppositore coerente è divenuto promotore primario. Il nostro è stato il primo Paese a decretare l’introduzione in campo dei nuovi OGM ed è il capofila di un processo che vuole imporre un sistema alimentare di sudditanza.
E c’è di più, perché in Europa si cerca di fare in modo che i nuovi OGM non siano dichiarati sulle etichette. Intanto i finanziamenti programmati sul biologico attirano interessi speculativi sul settore, anche quello biodinamico, che solo la forza di un movimento consapevole e libero riescono ad arginare. L’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica è impegnata attivamente per diffondere tra gli agricoltori tecniche e pensieri che li emancipino dalla sudditanza a un sistema al collasso, ma feroce. Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti, delle vostre iscrizioni e donazioni. Così che sempre più agricoltori saranno in grado di coltivare naturale e sempre più cittadini avranno libero accesso al cibo sano.
L’intervento di Carlo Triarico è stato pubblicato sul numero di gennaio della rivista Terra Nuova.
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