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Pancia gonfia? Consigli e rimedi naturali

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Ci si comincia a preoccupare della pancia gonfia soprattutto in questo periodo, quando si avvicina la «prova costume». Ma anche nel resto dell’anno non c’è tregua. Tanti consigli utili e rimedi naturali per ritrovare salute e benessere modificando il proprio stile di vita.

Pancia gonfia? Consigli e rimedi naturali

Pancia gonfia: un disturbo che riguarda prevalentemente le donne, forse a causa della loro conformazione anatomica. Secondo una statistica condotta la scorsa estate, il 54% delle intervistate si lamenta della propria pancia, accusa senso di pesantezza e disagio che non si limita al solo periodo del ciclo. Il problema, che può riguardare anche gli uomini, non è certo una semplice questione estetica.

Da non sottovalutare

Ci si comincia a preoccupare della pancia gonfia soprattutto in questo periodo, quando si avvicina la «prova costume». Ma anche nel resto dell’anno non c’è tregua. Sì, perché chi ha la pancia gonfia si sente appesantito, non riesce a respirare profondamente (cosa fondamentale per ossigenare tutto l’organismo, come bene insegna lo yoga), si sente intasato fin dai primi bocconi. Ma quel che è peggio, questi problemi con il tempo non passano, anzi tendono ad aggravarsi.
Intanto, bisogna precisare che gonfio e grasso non sono la stessa cosa: alcune persone grasse possono non provare quella sensazione di pesantezza che influisce su energia e buonumore, mentre certi magri possono provarla. Però bisogna anche precisare che la pancia non deve essere una tavola, come quella ultrapiatta delle fotomodelle. La pancia «naturale» ha una collinetta centrale e due linee incavate ai lati.

Segnali di una sofferenza intestinale

Il gonfiore è sostanzialmente il segnale di una sofferenza dell’intestino, organo dalle dimensioni record: 7 metri di viscere dove circolano da 30 a 150 ml di aria, facendosi strada tra le anse e, spesso, tra feci dimenticate da chissà quando tempo. E proprio questo è il problema principale: l’irregolarità dell’intestino.
Tutte le volte che le feci (che sono infatti prodotti di scarto) vi permangono a lungo, rilasciano tossine che col passare del tempo rendono permeabile la parete intestinale, entrando in circolo e infettando tutto l’organismo. Calano così le difese immunitarie, possono insorgere intolleranze e tutta una serie di problemi. Il primo passo consiste dunque nella regolarità.

Regolarizzare l’intestino

Spesso si legge che la regolarità comporta lo scaricarsi ogni due-tre giorni: nient’affatto. Come mangiamo tutti i giorni, dobbiamo scaricarci tutti i giorni. Non solo, anche le feci devono avere degli standard qualitativi. So di suscitare la vostra ilarità parlandone, ma è importante sapere che le feci devono essere dei cilindretti regolari e ben formati, quasi non sporcare la carta e puzzare poco. L’odore delle feci la dice lunga: può essere di stalla o di fogna. Il primo è preferibile, perchè è indice di una dieta ricca di vegetali, mentre il secondo indica una dieta a base di prodotti animali.
Per avere feci ben formate e poco odorose occorre adottare una dieta ricca di vegetali crudi e cotti, cereali integrali e legumi. Ma tutto questo può non bastare in mancanza di altri elementi. Se per esempio nella flora batterica hanno preso il sopravvento i batteri sbagliati, la cosa migliore è ricostruirsela di sana pianta.

Igiene e flora intestinale

L’igiene intestinale è uno dei pilastri del metodo Kousmine. Non servono spazzole né sapone ma clisteri e, in determinati casi, anche l’idrocolonterapia.
Lo scopo è eliminare il ristagno di feci, causa di infiammazioni e intossicazioni anche gravi dell’organismo. Dopo aver ripulito l’intestino va ricostruita la flora batterica eliminando i germi “cattivi” e lasciando spazio solo a quelli amici. Il nutrizionista Sergio Chiesa, consiglia: “per i primi 10 giorni usare un disinfettante naturale a lungo spettro (tipo propoli) in un pò di acqua, a colazione. Un’ora prima di cena prendere 3 capsule di eubiotici contenenti almeno 10 miliardi di batteri. Per i 15 giorni successivi prendere 2 capsule di eubiotici un’ora prima di cena”. Questa pulizia si può fare soltanto in assenza di candidosi intestinale.

Il digiuno

Prima di intraprendere la dieta corretta, è una buona idea cominciare il cambiamento con un bel digiuno di 3-6 giorni, che depura l’organismo e lascia riposare l’apparato gastrointestinale. L’organismo non viene appesantito dal cibo e reagisce presto e bene. Durante il digiuno occorre bere moltissimo: tè leggero, ma soprattutto infusi. La cosa più difficile è la ripresa dell’alimentazione, che deve essere lenta e graduale, dando la preferenza a cibi leggeri e masticando bene. Non può digiunare chi è sottopeso o troppo avanti con gli anni. Attenti anche ai diabetici e le donne incinte. Prima di intraprendere il digiuno, è bene farsi consigliare da un medico specialista.

Il tallone d’Achille: la cena

Ormai lo sappiamo a memoria: colazione da re, pranzo da principi e cena da poveri. Ma lo applichiamo davvero? Un pò tutti tendiamo a fare un pranzo leggero per questioni di lavoro e a rifarci abbondantemente la sera a cena, e purtroppo andare a letto con il cibo parzialmente digerito che va a decomporsi nell’intestino. E il gonfiore non aiuta certo quando già si tende a russare, senza contare che il riposo non è come dovrebbe essere.
Il messaggio è chiaro: mangiate in orario e senza esagerare, concedendovi eccezioni solo ogni tanto.

La masticazione e i suoi corollari

Proprio sulla masticazione puntano il dito moltissimi scienziati. L’antica dietetica cinese prescriveva: “Mangiare i liquidi e bere i solidi”, cioè bere a piccoli sorsi e masticare tanto da intridere i cibi di saliva. Esagerato ma giusto: la prima digestione avviene in bocca, grazie agli enzimi della saliva, con il cibo sminuzzato, poi, lo stomaco è facilitato e non manda alimenti indigeriti nell’intestino, dove fermentano. I corollari di una masticazione corretta sono la calma e il rilassamento: per quanto possibile mettersi in un ambiente tranquillo, concentrarsi sul cibo e gustarlo. Del resto, lo stress è tra le cause di molti problemi, tra cui appunto la digestione e il gonfiore intestinale.

Da evitare

Frumento: non eccedere perchè contiene glutine e altri allergeni.
Monotonia alimentare: per evitare intolleranze (possibili cause di gonfiori), è bene variare molto la dieta mangiando un pò di tutto, a rotazione.
Frutta: è un ottimo alimento solo se consumata a digiuno. A fine pasto può creare fermentazioni e gonfiori.
Fritture e cibi grassi: da ridurre moltissimo.
Latticini: da ridurre al massimo il latte, invece bene lo yogurt, prodotto fermentato e perciò benefico per l’apparato gastrointestinale.
Carbone vegetale: secca le feci.
Bevande: no a quelle troppo fredde o calde; bere molta acqua per idratare le feci.
Dolci: consumarli con moderazione, mai a fine pasto, e soprattutto mai se contengono zuccheri raffinati.
Addominali: no ad esercizi violenti.
Alcol e fumo: da evitare.

Da incoraggiare

Verdure crude all’inizio di ogni pasto, abbondanti verdure cotte con legumi oppure, ogni tanto, uova.
Infusi di finocchio, menta, angelica, con azione carminativa (l’angelica è ideale contro stress e spasmi), ma sapendo che alleviano il problema senza risolverlo.
Zenzero e curcuma per condire.
Zuppa di miso per digerire e nutrire la flora batterica.
Tè bancha.
Oli essenziali, fiori di Bach ecc per rilassarsi.
Yoga per equilibrare l’organismo, facilitare l’espulsione di gas intestinale (ci sono posture apposite) e imparare a respirare nel modo corretto.
Esercizio fisico all’aria aperta per ossigenarsi (diminuendo così l’acidità organica) e muovere l’intestino dolcemente.

Articolo tratto dal mensile Terra Nuova… scopri di più qui.

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