Dopo quarant’anni di lotta contro la varroa, il nemico numero uno delle api, sono sempre più numerosi gli studiosi che vedono nella selezione naturale l’unica soluzione per evitare inutili trattamenti e assicurare un futuro alle api.
Dopo una lunga carriera nella ricerca biochimica, il ricercatore David Heaf ha indirizzato i suoi studi al mondo delle api, diventando egli stesso prima appassionato apicoltore e poi pioniere dell’apicoltura naturale. E si è chiesto se fossero le modalità di allevamento e gli stessi prodotti oggi utilizzati per combattere i numerosi parassiti degli alveari, in particolare la varroa, a rendere più indifese le api moderne.
I risultati della sua lunga indagine, che ha il grande merito di mettere insieme ricerca scientifica e dati ottenuti sul campo direttamente dagli apicoltori, sono stati raccolti nel volume
Apicoltura senza trattamenti (Terra Nuova Edizioni), pubblicato lo scorso anno nel Regno Unito e ora finalmente disponibile anche in Italia grazie a Terra Nuova.
Dalle pagine del libro, il biochimico inglese ha lanciato un grido di allarme che sta scuotendo tutto il mondo dell’apicoltura: «I formulati chimici oggi utilizzati come acaricidi sono dannosi per la salute delle api e questo vale sia per i prodotti a base di principi attivi di sintesi sia per quelli a base di acidi organici o di oli essenziali».
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