Per una relazione d’amore duratura e consapevole
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Da 15 anni traduco i testi di “Thai” per Mondadori, Neri Pozza e Terra Nuova Edizioni. Per quest’ultima ho lavorato a Quando bevi il te stai bevendo nuvole, Pratiche di consapevolezza, L’unico mondo che abbiamo e, insieme ad altri, Semi di felicità. Sono qui per te segue la tradizione classica buddhista, quella di fare un commento a testi antichi, arrivati fino a noi in forma poetica. In questo caso parliamo del commento al sutra “Sulla rete dell’amore fisico”. Gli insegnamenti di Thich Nhat Hanh in questo libro sono coerenti con gli altri, nel solco della pratica della consapevolezza e della “coltivazione”.
Thich Nhat Hanh è un monaco e lo è da quando aveva 16 anni. La sua visione pertanto è quella di un essere umano che ha sempre lavorato su di sé per dominarsi. Nel libro, l’amore viene sganciato dalla visione “accidentale” di un sentimento che prende le mosse per conto proprio, investendoci e a volte travolgendoci, per affermare che ognuno ha il potere di incontrare, alimentare, conservare, curare e quindi coltivare il sentimento dell’amore.
Quando viene dichiarato “L’eredità più preziosa che i genitori possano lasciare ai figli è la propria felicità. I tuoi figli potranno mettere a frutto per tutta la vita quelle lezioni. Forse non potrai lasciar loro denaro, case o terreni in eredità, ma puoi aiutarli a essere persone felici. Se abbiamo genitori felici, abbiamo ricevuto la più ricca eredità” (p.58). Queste righe capovolgono la visione occidentale dei genitori che si sacrificano per i figli a costo della loro stessa felicità. E quindi quella dell’amore universalmente conosciuto. Chi legge il libro deve prepararsi a vedere rivoluzionata l’idea di egoismo, egocentrismo, amore fisico e amore per gli altri.
Monaco zen, poeta e costruttore di pace, è una delle figure più rappresentative del Buddhismo nel mondo. Ispiratore e promotore del buddhismo impegnato è stato costretto a lasciare il suo paese. Dopo avere trovato rifugio in Francia, nel 1982 ha fondato Plum Village una comunità per monaci e monache e un centro di pratica per i laici.
Musicista, clavicembalista, critica musicale, segue la tradizione spirituale del maestro Thich Nhat Hanh dal 1994. Dal 1999 traduce in italiano i suoi libri e di altri grandi Maestri spirituali. Dal 2006 insegna in ritiri, seminari e giornate di consapevolezza, dedicandosi in particolare alla trasmissione dei mezzi di pratica nelle condizioni di disagio e dolore cronico.