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Per una relazione d’amore duratura e consapevole

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In Vietnam, ognuno dei due coniugi chiama l’altro ‘casa mia’; quando si chiede a un uomo ‘Dov’è tua moglie?’ può darsi che risponda: ‘Casa mia è alla posta’…
Vi presentiamo il libro Sono qui per te, il nuovo testo del monaco zen Thich Nhat Hanh, per capire creare una relazione d’amore duratura e consapevole.
“In Vietnam, ognuno dei due coniugi chiama l’altro ‘casa mia’; quando si chiede a un uomo ‘Dov’è tua moglie?’ può darsi che vi risponda: ‘Casa mia è alla posta’. Se qualcuno domanda a una donna dove ha preso un certo oggetto, lei forse vi risponderà: ‘L’ha fatto casa mia’.
La nostra vera casa può non essere solo dentro di noi: una volta che siamo a nostro agio in noi stessi possiamo cominciare ad ascoltare a fondo la sofferenza delle persone care e cominciare a comprenderne le esperienze e le opinioni; allora possiamo costituire una vera dimora gli uni per gli altri.
I due percorsi, quello per ritornare alla casa dentro noi stessi e quello di costituire/trovare casa per/nell’altro sono gli argomenti trattati nell’ultimo libro tradotto in Italia del maestro, monaco vietnamita, Thich Nhat Hanh.
Tutti noi siamo mossi dall’amore, il Buddha ne ha parlato in un insegnamento chiamato “La rete dell’amore fisico”, tradotto dal cinese in vietnamita da Thich Nhat Hanh stesso, in inglese da un gruppo di monaci; il testo è tratto da una raccolta in lingua cinese a sua volta tradotta dal sanscrito, risalente al III secolo. Questo brano prezioso è stato appena tradotto in italiano da Diana Petech e, insieme, vi si trovano anche i discorsi di commento di Thich Nhat Hanh.
Il testo antico è incentrato sull’amore fisico e il desiderio sessuale, ma i suoi insegnamenti si applicano oltre che al sesso anche alla brama di potere, fama, denaro, buon cibo. E tra le pratiche concrete per imparare ad amare, concreto come è solito essere Thich Nhat Hanh, troviamo: la meditazione dell’abbraccio, l’irrigazione selettiva, il biglietto di pace.
Tre domande a Diana Petech
Dalla musica del clavicembalo alla musicalità della poesia buddhista. Lei ha tradotto molti libri del maestro, quest’ultimo si differenzia in qualche modo dagli altri?
Da 15 anni traduco i testi di “Thai” per Mondadori, Neri Pozza e Terra Nuova Edizioni. Per quest’ultima ho lavorato a Quando bevi il te stai bevendo nuvole, Pratiche di consapevolezza, L’unico mondo che abbiamo e, insieme ad altri, Semi di felicità. Sono qui per te segue la tradizione classica buddhista, quella di fare un commento a testi antichi, arrivati fino a noi in forma poetica. In questo caso parliamo del commento al sutra “Sulla rete dell’amore fisico”. Gli insegnamenti di Thich Nhat Hanh in questo libro sono coerenti con gli altri, nel solco della pratica della consapevolezza e della “coltivazione”.
Che cosa s’intende per coltivazione?
Thich Nhat Hanh è un monaco e lo è da quando aveva 16 anni. La sua visione pertanto è quella di un essere umano che ha sempre lavorato su di sé per dominarsi. Nel libro, l’amore viene sganciato dalla visione “accidentale” di un sentimento che prende le mosse per conto proprio, investendoci e a volte travolgendoci, per affermare che ognuno ha il potere di incontrare, alimentare, conservare, curare e quindi coltivare il sentimento dell’amore.
C’è una parola, un momento del libro che ha trovato particolarmente significativi?
Quando viene dichiarato “L’eredità più preziosa che i genitori possano lasciare ai figli è la propria felicità. I tuoi figli potranno mettere a frutto per tutta la vita quelle lezioni. Forse non potrai lasciar loro denaro, case o terreni in eredità, ma puoi aiutarli a essere persone felici. Se abbiamo genitori felici, abbiamo ricevuto la più ricca eredità” (p.58). Queste righe capovolgono la visione occidentale dei genitori che si sacrificano per i figli a costo della loro stessa felicità. E quindi quella dell’amore universalmente conosciuto. Chi legge il libro deve prepararsi a vedere rivoluzionata l’idea di egoismo, egocentrismo, amore fisico e amore per gli altri.
L’autore: Thich Nhath Hanh
Monaco zen, poeta e costruttore di pace, è una delle figure più rappresentative del Buddhismo nel mondo. Ispiratore e promotore del buddhismo impegnato è stato costretto a lasciare il suo paese. Dopo avere trovato rifugio in Francia, nel 1982 ha fondato Plum Village una comunità per monaci e monache e un centro di pratica per i laici.
La traduttrice: Diana Petech
Musicista, clavicembalista, critica musicale, segue la tradizione spirituale del maestro Thich Nhat Hanh dal 1994. Dal 1999 traduce in italiano i suoi libri e di altri grandi Maestri spirituali. Dal 2006 insegna in ritiri, seminari e giornate di consapevolezza, dedicandosi in particolare alla trasmissione dei mezzi di pratica nelle condizioni di disagio e dolore cronico.

Il libro Sono qui per te è in vendita in offerta su www.terranuovalibri.it, lo shop online di Terra Nuova Edizioni. Sfoglia e leggi online in anteprima alcune pagine del libro:

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