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Perché è dannoso il radon?

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Una volta inalato, a seguito del processo di decadimento radioattivo, il radon produce elementi detti «figli», anch’essi radioattivi, di natura non gassosa.
Perché è dannoso il radon?
I «figli» del radon possono pertanto depositarsi sulla superficie delle vie respiratorie e, decadendo a loro volta, irradiarle. In alternativa i «figli» possono formarsi nell’aria dell’ambiente circostante ed essere poi inalati assieme a particolato, fumi ecc.
I prodotti derivanti dal decadimento del radon danneggiano i tessuti polmonari secondo il seguente meccanismo:
  1. la respirazione introduce nei polmoni il radon e i prodotti del decadimento;
  2. questi ultimi, in particolare il polonio 218 e 214, si fissano ai polmoni;
  3. le particelle alfa emesse dal polonio 218 e 214 irradiano le cellule causando danni fisici e/o chimici al DNA.
Il radon nelle scuole
Il radon eventualmente presente in un edificio scolastico può derivare da diverse sorgenti. La principale fonte è il suolo (85-90%) su cui è costruito, in quanto alcuni tipi di rocce (tufi, graniti, pozzolane ecc.) sono particolarmente ricche di uranio, progenitore del radon.
I materiali da costruzione (2-5%), soprattutto tufi e lave, possono rappresentare un’altra fonte di radon: essi rivestono solitamente un ruolo secondario rispetto al suolo. Tuttavia, in alcuni casi, possono essere la causa principale, soprattutto qualora si trovino elevate concentrazioni di radon ai piani alti dell’edificio scolastico.
Una terza sorgente di radon è rappresentata dall’acqua (<1%), in quanto il gas radioattivo è moderatamente solubile. Questo fenomeno è comunque di bassa entità poiché di norma l’acqua fornita dalla rete pubblica, nei trattamenti di potabilizzazione e nel trasporto, subisce un rimescolamento tale da favorire l’allontanamento del radon per scambio con l’aria.
Cosa leggere e cosa fare
L’Ispesl (Istituto superiore per la prevenzione e sicurezza del lavoro) ha realizzato una guida per il cittadino, completa e utile, che spiega i pericoli del radon e fornisce indicazioni su come agire per prevenire l’esposizione. Il testo integrale è disponibile su www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_160_allegato.pdf
L’Inail ha redatto invece un opuscolo molto utile per i dirigenti scolastici o il personale delle scuole che volessero introdurre misure di sicurezza e di prevenzione per tutelare i bambini e i ragazzi. Il testo integrale è disponibile su www.inail.it/repository/ContentManagement/information/P535962350/ScuolaRadon.pdf
Innanzitutto è sempre utile procedere con la misurazione dei livelli di radon presenti nell’abitazione utilizzando il dosimetro passivo. In questo modo potrete conoscere la situazione e decidere se e come intervenire per bonificare i locali qualora i valori rilevati risultassero preoccupanti. Per le misurazioni è possibile rivolgersi direttamente a laboratori attrezzati, sia pubblici che privati. Per indicazioni in merito potete anche contattare l’Arpa della vostra zona, cercando i riferimenti sull’elenco telefonico oppure chiedendoli all’Azienda sanitaria locale.
Sul luogo di lavoro è possibile richiedere alla direzione dell’azienda se le misurazioni sono state effettuate e che risultati hanno dato; in caso di risposta negativa, potete richiedere che si provveda fornendo alla stessa azienda copia della legislazione vigente (i riferimenti sono nelle note bibliografiche). Se i valori sul luogo di lavoro risultano superiori alle soglie previste dalla normativa, il datore di lavoro è tenuto alla bonifica. Se avete un figlio che frequenta la scuola, potete anche richiedere che il dirigente scolastico provveda ai controlli, se non sono già stati fatti. In proposito, potete stampare e consegnare alla dirigenza dell’istituto
l’opuscolo dell’Inail.
Se incontrate problemi o resistenze e vi imbattete in casi che meritano un’attenzione particolare, scriveteci segnalandoci le vostre esperienze in modo da poterle condividere e da far circolare le informazioni. Ecco l’indirizzo mail: lavocedeilettori@terranuovaedizioni.it
Articolo tratto dal mensile Terra Nuova Giugno 2013.

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