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Pillola e ormoni: rischio cancro

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Il “verdetto” delle monografie aggiornate della prestigiosa agenzia Iarc è chiaro: la pillola anticoncezionale e la terapia ormonale sostituitiva in menopausa aumentano il rischio di certi tipi di tumore.
Pillola e ormoni: rischio cancro
Cosa definisce l’essere donna meglio del ciclo biologico dell’esistenza, che la donna stessa vive in profonda comunione e reciproca necessità con i propri ormoni? La donna è «il» genere femminile e le è dato svilupparne appieno le potenzialità. Le è dato riconoscersi in una mappa ormonale che cambia volto a seconda delle età, che ha una sua strada, una sua rigorosa precisione, una sua saggezza, un suo significato immediato, ma anche profondo. Non è filosofia, è fisiologia. Una fisiologia che determina e segna un intero genere, un’intera vita. Intervenire modificando sostanzialmente questo delicato equilibrio si è rivelato pericoloso: aumenta il rischio che la donna si ammali di cancro.
Lo ha ribadito lo Iarc, (International agency for research on cancer), l’agenzia internazionale che fa capo all’Organizzazione mondiale della sanità. Dello Iarc sono periodicamente attese le cosiddette «monografie», compendi che raccolgono una revisione accurata della letteratura scientifica esistente su uno specifico tema, terapia o singolo farmaco, per evidenziarne i rischi correlati all’insorgenza di tumori. Ed è recente la pubblicazione delle monografie aggiornate sui contraccettivi estro-progestinici (con i quali cioè la donna assume ormoni estrogeni e progestinici per el0iminare il periodo fecondo) e sulla terapia ormonale sostitutiva in menopausa (cioè l’assunzione di ormoni, o solo estrogeni o in combinazione con progestinici, per modificare il quadro sintomatologico caratteristico della menopausa).
Le conclusioni cui lo Iarc è giunto devono invitare alla riflessione. In merito ai contraccettivi estro-progestinici, infatti, si legge1: «Ci sono sufficienti evidenze per stabilire la carcinogenicità dei contraccettivi orali estro-progestinici. Causano cancro al seno, cancro invasivo della cervice uterina e cancro al fegato». Nella monografia viene anche specificato che «è stata stabilita una relazione inversa tra esposizione a questi contraccettivi e cancro all’endometrio, alle ovaie e al colonretto», che in linguaggio decrittato significa una diminuzione del rischio per tali tipi di tumori. Si pone dunque un dilemma di non facile soluzione: quanto è accettabile dire a una donna che ha sviluppato un cancro a causa della contraccezione orale, che in questo modo potrà forse aiutare un’altra donna a evitare un altro tipo di cancro?
Pillola e ormoni: rischio canco, è il titolo del Dossier Salute pubblicato nel mensile di maggio 2012. Un focus di 6 pagine, ricco di approfondimenti, informazioni utili, risultati di studi e ricerche, proposte alternative e secondo natura. Sotto i riflettori i contraccettivi, la menopausa, i medicinali a base di estrogeni e progestinici, con in più due box informativi circa le alternative possibili alla pillola ad uso anticoncezionale e un testo per riflettere e aiutare le donne ad affrontare la menopausa secondo natura, guardandola da un’altra prospettiva.
Trovate la versione completa dell’articolo “Pillola e ormoni: rischio cancro” nel numero di Maggio 2012 del mensile Terra Nuova, disponibile come e-book.
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