Cresce ancora Plum Village, la comunità monastica buddista fondata nel 1982, nel sud ovest della Francia, da Thich Nhat Hanh, maestro zen di origini vietnamite, leader spirituale che Martin Luther King chiamava «apostolo di pace e non violenza».
Oggi a Plum Village fanno riferimento più di 1500 sangha, cioè gruppi informali di praticanti presenti oramai in tutti i continenti; ogni anno numerosi uomini e donne vengono ordinati monaci e decine di migliaia di persone raggiungono la comunità, provenendo da ogni parte del mondo, per partecipare a ritiri, conferenze e workshop.
Da tempo Terra Nuova ha stretto
un’alleanza spirituale, di fratellanza e sorellanza con
Plum Village, divenendo vettore per la diffusione delle parole e degli insegnamenti del suo fondatore, Thich Nhat Hanh. I libri pubblicati da Terra Nuova Edizioni sono tanti, tra i più recenti ci sono
Insegnanti felici cambiano il mondo e
L’altra riva del fiume, usciti appena qualche settimana prima del ritorno del maestro zen a Hue, in Vietnam, nel monastero di Từ Hiếu, dove ha vissuto molti anni come novizio e poi come abate, prima di essere costretto all’esilio per il suo impegno contro la guerra.
Due comunità, dunque, che si incontrano e che si intrecciano: quella cresciuta dal 1977 ad oggi intorno a Terra Nuova e quella nata e sviluppatasi intorno a Plum Village.
Due comunità che si conoscono, che si stimano e che si sostengono vicendevolmente, che attuano e diffondono buone pratiche di consapevolezza.
La coerenza delle scelte
Nel suo percorso di ampliamento ed evoluzione, il gruppo sorto vicino a Bordeaux per iniziativa di Thich Nhat Hanh ha anche istituito di recente quello che ha chiamato Healing spring monastery, appena fuori Parigi, un rifugio di pace e tranquillità per molti abitanti della metropoli, soprattutto nei mesi estivi.
Appena qualche mese fa è anche stato realizzato e diffuso un CD di canti di meditazione e consapevolezza dal titolo Chanting as a river, opera dei monaci e delle monache, che spiegano: «Resistiamo insieme, come famiglia spirituale, cercando sempre di portare una fresca brezza laddove l’aria è irrespirabile, serenità dove c’è solo rumore, gentilezza dove dilaga la durezza e semi di pace nei campi dell’odio».
«Il 2019 sarà un’opportunità per riflettere sulle modalità migliori con cui resistere, per assicurare un percorso di crescita efficace a noi stessi, alla nostra comunità e al pianeta» dicono ancora i monaci di Plum Village. «Dovremo essere coraggiosi nelle nostre scelte, affinché il nuovo anno possa essere davvero tale, davvero nuovo. Possiamo farlo in molti modi: tenendo fede alla risoluzione chiara che abbiamo abbracciato con profonda compassione e continuando a curare la nostra quotidiana pratica di consapevolezza; imboccando nuove direzioni, anche a piccoli passi; possiamo modificare il nostro modo di mangiare privilegiando i cibi vegetali e fare tante altre scelte in materia di consumi che riducano l’impatto sul pianeta».
Non contro, bensì «per»
«In questo tipo di resistenza-resilienza» proseguono i monaci di Plum Village, «non si è contro qualcosa o qualcuno. Tutto discende direttamente dalla nostra libera scelta consapevole, che può condurci a scegliere quale cibo consumare, quale combustibile, oggetto o altro si decida di far entrare nella nostra vita. Possiamo fare queste scelte con gioia e compassione, senza giudicare gli altri o imporre la nostra prospettiva».
«Per cercare di cambiare la coscienza collettiva dovremo unirci, condividere azioni e scambiarci idee per trovare il modo di ispirare e sostenere il cambiamento» proseguono i monaci. «Come ha ricordato al mondo intero la quindicenne svedese Greta Thunberg, non dobbiamo e non possiamo rubare il futuro ai nostri figli. Bisogna fare sacrifici, ridurre le comodità e cambiare le abitudini. Solo così potremo raggiungere nuove frontiere di guarigione e compassione, per noi e per il pianeta. Ricordiamoci che abbiamo una strada da percorrere insieme».
Pratica di consapevolezza: il ritiro a Plum Village
Nell’estate 2019 la comunità monastica di Plum Village offrirà un mese di apertura a chiunque desideri sperimentare o approfondire la pratica della consapevolezza. Si tratta di una preziosa opportunità per allenarsi a vivere in modo consapevole, prendendosi cura di se stessi, dei propri cari e del pianeta, nel clima accogliente, armonioso e gioioso che le monache e i monaci di Thich Nhat Hanh sanno generare con la loro presenza stabile e sorridente.
Ai partecipanti saranno proposte le pratiche semplici e profonde che molti già seguono e portano nella vita quotidiana, in famiglia, sul lavoro, nelle relazioni. Si praticherà la meditazione seduta e camminata, il pasto in silenzio e in consapevolezza, la condivisione, in piccoli gruppi, delle difficoltà e delle gioie che ognuno incontra nella vita di ogni giorno. Tutti gli insegnamenti e le altre pratiche saranno tradotti in italiano.
Il ritiro estivo inizia venerdì 5 luglio e termina venerdì 2 agosto 2019; è possibile partecipare per una o più settimane.
Le iscrizioni si apriranno a partire dai primi di marzo e per assicurare una buona organizzazione dell’accoglienza e delle traduzioni, consigliamo agli interessati di iscriversi il prima possibile.
____________________________________________________________________________________________________________________________________________
POTREBBERO INTERESSARTI
Dopo il grande successo negli Stati Uniti, arriva anche in Italia
L’altra riva del fiume, il nuovo commento al
Sutra del Cuore, uno dei testi fondamentali e più noti dell’
insegnamento buddhista, composto intorno al I secolo d.C.
Con il suo inconfondibile stile che riesce a fondere insieme una disarmante semplicità di linguaggio con un’acuta profondità di pensiero, Thich Nhat Hanh offre una radicale e originale interpretazione del sutra, dando nuovo significato ai concetti chiave del Buddhismo: nascita e morte, interessere, perfetta comprensione, vacuità.
Grazie a questo nuovo commentario, tradotto in italiano da Diana Petech, il Sutra del Cuore diventa una lettura di grande ispirazione e facile comprensione, rendendo l’essenza della filosofia buddhista alla portata di tutti.
Il talento più grande di un insegnante, ci ricorda
Thich Nhat Hanh, è quello di «essere felice». La buona notizia è che «la felicità è un’abitudine che ognuno di noi può imparare». Grazie all’arte di
trasformare le difficoltà e
coltivare la felicità nella vita quotidiana, ogni insegnante può offrire
benefici immediati a se stesso, ai colleghi e agli studenti. Solo se un insegnate è felice può aiutare i suoi studenti a trovare la felicità: ecco perché questo libro propone delle
pratiche di consapevolezza che possono aiutare gli educatori e i loro studenti a sviluppare una maggiore sintonia con se stessi e con gli altri, acquistando così la capacità di
ridurre le proprie tensioni e sviluppare fiducia, compassione, concentrazione e gioia, sul piano sia personale che collettivo.
Scritto insieme all’insegnante inglese Katherine Weare, questo volume è il primo manuale che riassume in un unico testo gli insegnamenti di Thich Nhat Hanh e della comunità di Plum Village sulla mindfulness nella scuola e nel processo educativo in generale.
Adottando un punto di vista pratico, privo di connotazioni religiose o confessionali, gli autori offrono ispirazione e guida agli educatori che operano a tutti i livelli di istruzione, dall’infanzia all’università.