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Riposare nel mistero

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Nel far west dell’iperconnessione, proviamo a mettere da parte lo smartphone per ascoltare il dubbio e imparare il segreto della sospensione del tempo. L’editoriale di Nicholas Bawtree, direttore della rivista Terra Nuova.
A volte a fregarci sono le cose piccole.
Vi ricordate quando, chiacchierando con i propri amici o in famiglia, veniva fuori un dubbio sul titolo di un film, sulla capitale di un paese, su una data storica, sul significato di una parola? Si creava tutto a un tratto un’atmosfera particolare, come di sospensione, che stimolava la conversazione, l’aneddoto e la fantasia.
Al limite, se ci si trovava a casa, qualcuno poteva tirare fuori il vocabolario o l’enciclopedia, ma consultarli era parte del gioco e l’incantesimo non era facile da rompere.
Oggi questo genere di situazioni è diventato sempre più raro. Nel Far West dell’iperconnessione, basta che un Dubbio faccia ingresso nel saloon perché dei cowboy e delle cowgirl tirino fuori la propria Calibro S9+ e, PAM! PAM!, lo facciano fuori con un paio di click.
Se da una parte lo smartphone ci dà la straordinaria opportunità di avere accesso a infinite informazioni in tempo reale dovunque ci troviamo, dall’altra forse ci sta privando di qualcosa.
Mio zio Michael, quando durante una conversazione metto mano al telefono per cercare la risposta a qualche interrogativo, mi dice sempre col suo solito garbo: «Aspetta un attimo Nicholas. Proviamo a riposare nel mistero».
Riposare nel mistero. Questa espressione insolita mi ricorda il concetto di «capacità negativa» che il poeta romantico John Keats ha espresso in una lettera privata due secoli fa, nel 1817. La capacità negativa è «la capacità di stare nell’incertezza, nel mistero, nel dubbio senza alcuna irritante tendenza verso i fatti o il raziocinio». Keats la chiamò «negativa» per contrapporla all’usuale bisogno «positivo» di intervenire da subito su ogni problema che incontriamo con un atteggiamento improntato alla soluzione. La «capacità positiva» accompagna l’uomo da sempre e lo ha spinto a creare mezzi e strumenti sempre più efficaci e sofisticati per generare soluzioni. Soluzioni che oggi sono così immediate da mostrarci per contrasto il fascino di… riposare nel mistero.
Quindi, cari cowboy e cowgirl, la prossima volta che vi trovate nel saloon e fa ingresso un Dubbio, provate per una volta a lasciare la vostra pistola nella fondina. Quello che sembra un losco forestiero potrebbe rivelarsi un cantastorie che vi racconterà il segreto della sospensione del tempo.

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Editoriale tratto dal mensile Terra Nuova Giugno 2018
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