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Senza veleni: curare le piante da appartamento con i rimedi naturali

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Per la cura delle piante ornamentali ci si affida spesso ai prodotti chimici comunemente usati in agricoltura. Il rischio? Portarci in casa i pesticidi. Ma i rimedi naturali ed ecosostenibili esistono e, associati ad alcune semplici regole utili a rispettare le esigenze delle singole specie, permettono di avere piante sane e rigogliose, anche a chi non è nato con il pollice verde.
Abbiamo tutti bisogno di natura. Senza tirare in causa la biofilia, la connessione energetica che secondo alcuni studiosi ci lega al mondo delle piante, risulta evidente quanto il cemento, l’asfalto e gli oggetti di cui ci circondiamo lascino dentro di noi una sensazione di vuoto. Una perenne insoddisfazione per la lontananza da quel mondo naturale da cui siamo nati e che oggi continuiamo a guardare con nostalgia. Per chi non può avere accesso a un pezzo di terra, a un orto da coltivare, le piante da appartamento sono la soluzione migliore per rendere più gradevole e accogliente il proprio nido.
Le insidie però sono anche dentro le mura di casa. Non ne siamo abbastanza coscienti, ma quasi l’80% delle piante da fiore testato in tutta Europa da Greenpeace è contaminato da pesticidi tossici. Il rapporto Toxic eden, redatto nel 2014 dall’associazione ambientalista, ha rivelato che il 60% delle piante sottoposte ad analisi conteneva i famigerati neonicotinoidi, e che il 14% dei campioni conteneva addirittura dei pesticidi non autorizzati dall’Unione europea.
La soluzione? Per prima cosa possiamo cominciare a rivolgerci a dei rivenditori biologici per assicurarci delle piante prive di residui chimici dannosi.
Ma, una volta che le piante sono sotto la nostra tutela, dovremmo continuare a proteggerle in modo ecologico, utilizzando il più possibile dei rimedi naturali. Una prassi che ci impone di imparare a conoscere le esigenze delle singole specie, perché i nostri ospiti vegetali hanno bisogno di essere trattati come si deve.

Riconoscerne i bisogni

La coltivazione di piante d’appartamento è una passione relativamente moderna. Nell’antichità non esistevano dei veri e propri appartamenti e neppure le piante nei vasi da tenere dentro casa. Il motivo è molto semplice: durante quasi tutta la storia dell’umanità non abbiamo avuto vetri alle finestre e l’interno delle nostre abitazioni era un po’ troppo buio per permettere alle piante di sopravvivere. Solo nell’Ottocento sono comparse per la prima volta le economiche lastre di vetro, consentendo a chiunque di avere delle finestre di grandi dimensioni.
Questa premessa ci aiuta a comprendere una regola fondamentale da osservare: le piante hanno bisogno di luce, perché altrimenti, per via del metabolismo basato sulla fotosintesi, muoiono di fame.
Dobbiamo pensare che le specie che ci portiamo dentro casa sono giunte a noi dai loro habitat di origine, in cui per milioni di anni si sono evolute e adattate alle condizioni ambientali locali. Si tratta dunque di conoscere bene ogni specie per ricreare le condizioni favorevoli per la loro vita, anche nel chiuso dei nostri appartamenti. Le piante da interno il cui habitat di origine è il suolo ombreggiato di una foresta pluviale, ad esempio, crescono floride in condizioni di scarsa luce.

Per chi non ha il pollice verde ci sono invece le piante grasse. Secondo l’opinione comune, per farle morire bisogna proprio impegnarsi. In effetti, i cactus e le piante cosiddette succulente, che provengono dai deserti tropicali e riescono a trattenere elevate concentrazioni di acqua, sono delle piante molto versate per gli ambienti interni. Esigono temperature tiepide e tollerano molto bene l’aria secca presente nelle nostre abitazioni. Tuttavia, se si trascurano completamente alcune regole di base, sarà difficile farle sopravvivere.

Spesso, quando acquistiamo una pianta nuova, le indicazioni contenute sull’etichetta, per tutto ciò che riguarda le esigenze nutritive, la cura delle malattie e la destinazione delle varie specie, sono piuttosto frammentarie.
Per i meno esperti e per chi invece vuole migliorare, il libro di Terra Nuova, Curare le piante d’appartamento senza veleni, regala spunti molto interessanti per approcciarsi in modo autonomo alle piante domestiche, incluse le aromatiche. Prima di fare qualsiasi tipo di acquisto, il libro spiega che è bene valutare se l’ambiente dove vogliamo collocarle abbia le giuste caratteristiche di illuminazione, temperatura e umidità.

Le cure naturali

E se si ammalano? La buona notizia è che la maggior parte delle malattie delle piante d’appartamento si può curare con rimedi naturali semplici ed efficaci, spazzolando le foglie e avendo cura di disinfettare gli strumenti di lavoro. Tra quelli più comuni ricordiamo il sapone di marsiglia, che oltre a rimuovere lo sporco vanta un’azione insetticida, il bicarbonato di sodio, contro l’oidio e il mal bianco, la propoli, potente cicatrizzante, fitostimolante e utile per contrastare afidi e muffa grigia, i comunissimi oli di semi, efficaci contro insetti e funghi, e l’olio di neem che contiene azadiractina, un insetticida che agisce per ingestione contro molti insetti.
Di questi e di molti altri rimedi si parla nel libro, con le indicazioni sui meccanismi di funzionamento e le modalità di uso.
Il vademecum di Terra Nuova ci insegna tuttavia che nei casi più difficili si può ricorrere anche ai formulati commerciali ammessi in agricoltura biologica, che oggi è sempre più facile trovare nei negozi di prodotti per l’agricoltura e spesso persino nei supermercati. Tra questi ricordiamo il Bacillus thuringiensis, un batterio che contiene una tossina attiva nei confronti di numerose specie di insetti, le comuni piretrine o lo Spinosad, un valido antiparassitario che deriva del processo di fermentazione di un microrganismo (Saccharopolyspora spinosa).
In definitiva, le piante possono sembrare un po’ «lunatiche», soggette, come noi, ai cambiamenti stagionali legati alle temperature e all’umidità che si verificano durante l’anno. E se vogliamo che ci facciano compagnia il più a lungo possibile dobbiamo andare incontro ai loro bisogni, privilegiando strategie di cura biologiche, ecologiche e a basso impatto.
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Articolo tratto dal mensile Terra Nuova Novembre 2017

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IL LIBRO

Le fronde delle felci si stanno ingiallendo? I fiori e le foglie della tua begonia preferita mostrano preoccupanti macchie scure? L’orchidea è quasi avvizzita e la rosa sul balcone è piena di pidocchi? Niente paura: seguendo i consigli di questo libro potrai curare e mantenere al meglio le tue piante, senza usare pericolosi prodotti tossici.

In queste pagine troverai tutte le indicazioni per prenderti cura di oltre 140 specie tra piante perenni, bulbose, orchidee, palme, cactus, rampicanti, felci e arbusti. A ognuna di esse è dedicata una scheda dettagliata con le esigenze in tema di luce, acqua, terriccio e cure colturali.
Una sezione specifica del libro è dedicata al riconoscimento dei parassiti e della malattie più comuni e alla loro cura con l’impiego di formulati biologici e naturali come propoli, sapone di Marsiglia, olio di Neem, macerato di ortica e Bacillus thuringiensis.
Un testo indispensabile per tutti gli amanti del verde attenti al benessere delle proprie piante, ma anche al rispetto dell’ambiente.
 

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