Una mattinata trascorsa con due classi quinte della scuola primaria, per spiegare ad alunni e alunne come si “costruisce” una rivista e cosa significa oggi parlare di amore e rispetto per l’ambiente e per il Pianeta.
Alunni e alunne delle classi VA e VB della scuola primaria Marconi di Firenze hanno trascorso una mattinata insieme al direttore di Terra Nuova, Nicholas Bawtree, che ha spiegato loro come si realizza una rivista cartacea, il lavoro che c’è dietro e le peculiarità di Terra Nuova, mensile che da oltre quarant’anni si impegna sui temi della sostenibilità, dell’ecologia, delle buone pratiche, dell’alimentazione sana e dell’agricoltura naturale.
Insieme alle maestre Marina Gravina e Giovanna Lanzieri, bambini e bambine hanno prestato una grandissima attenzione alle spiegazioni del nostro direttore e hanno espresso tutte le loro capacità creative durante il laboratorio che è seguito.
«Portiamo Terra Nuova nelle scuole per far conoscere i temi di cui ci occupiamo e la rivista stessa» spiega il direttore Nicholas Bawtree «per far toccare con mano ad alunni e alunne questo mezzo di comunicazione, pensando che è nato quando ancora non c’erano né internet né i computer, con i primissimi numeri ancora battuti con la macchina da scrivere e poi ciclostilati».
«Abbiamo anche sperimentato l’utilizzo nella macchina da scrivere, proprio cercando di immaginare, cosa molto difficile oggi, com’era un mondo senza internet e cosa voleva significare a livello di comunicazione. È stato interessante osservare che bambini si sono relazionati molto positivamente con la rivista ed è stato subito chiaro che riconoscono cos’è, con i suoi svantaggi rispetto al mondo digitale ma anche con tutti i suoi vantaggi».
«Basti pensare alle riflessioni espresse dai bambini» prosegue il direttore. «C’è chi ha detto che preferisce leggere su carta perché bruciano meno gli occhi, chi preferisce la rivista cartacea perché la può portare dove vuole e regalarla, chi ha detto che in questo modo si hanno meno distrazioni. Insomma, ci sono stati riscontri molto positivi e hanno ben compreso come la nostra rivista e i libri di Terra Nuova siano utili nel diffondere buone idee».
«Abbiamo riflettuto insieme sul senso che una rivista cartacea aveva un tempo e su quello che ha oggi, andando a completamento e ad approfondimento di un tipo di informazione ragionata. I bambini riconoscono quanto sia divertente riceverla nella cassetta della posta e mi ha piacevolmente stupito constatare del rapporto stretto che ancora lega i piccoli alla carta; scrivono ancora le lettere, chi ai familiari, chi a Babbo Natale, chi agli amici, ma scrivono, è ancora qualcosa che esiste nelle loro menti».
«I bambini hanno anche compreso e apprezzato molto tutto il lavoro di grande cura che sta dietro alla realizzazione di una rivista cartacea che poi deve andare in stampa» prosegue Nicholas Bawtree «a partire dalla programmazione, passando alla definizione del timone, alla consegna e all’editing degli articoli, alla correzione delle bozze e al controllo in tipografia. E hanno avuto chiaro di come una rivista sia, a differenza di un libro, un lavoro collettivo, corale, che richiede coerenza e attenzione, tutto lavoro che viene ripagato col costo della rivista stessa».
Dopo l’incontro con il direttore, i bambini hanno proseguito l’attività con un laboratorio durante il quale hanno “costruito” la loro personale rivista, partendo da dodici fogli bianchi spillati insieme. Avevano a disposizione ritagli della rivista, ma hanno anche utilizzato loro disegni e creazioni, hanno ideato i titoli dei loro articoli e li hanno sistemati in successione nelle pagine, dando forma a una loro creazione personale.
«Mi ha colpito molto l’interesse che hanno dimostrato per il mondo dell’editoria in genere e dei periodici in particolare, così come mi hanno colpito la loro creatività e la vivacità delle loro menti, che ha permesso loro di creare dei piccoli capolavori. È stata un’esperienza molto bella, che fa ben sperare nelle nuove generazioni».
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