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Terremoto in Emilia: un’altra ricostruzione è possibile

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Nel cuore dell’Emilia terremotata la burocrazia diventa un grosso limite: i progetti dal basso per un‘altra ricostuzione possibile, partecipata e sostenibile.
Terremoto in Emilia: un’altra ricostruzione è possibile
“Di chi è il terremoto emiliano? Di chi sono le case distrutte, di chi sono le fabbriche, i negozi, le scuole e gli edifici pubblici crollati? Sono i nostri! Sono il frutto di anni di lavoro, sacrifici, speranze, sogni, amori, morti, di persone che vivono in Emilia. E ora non ci appartiene più nulla!“.
Il primo comunicato dell’associazione Sigma.12, Costruiamo dal Basso suona come un grido di dolore, a cui questa gente coriacea e operosa ha saputo dare un seguito costruttivo.
“Stiamo arrivando alla creazione di un consorzio di terremotati per l’autocostruzione” racconta il presidente Aureliano Mascioli, che ci illumina sugli aspetti meno appariscenti della ricostruzione post terremoto in Emilia. “I soldi sono stati stanziati” spiega “ma il finanziamento corrisponde a una cifra di 800 euro per metro quadro,da cui si deve togliere un 20% a carico del terremotato. Soldi non sufficienti per ricostruire in base agli adeguamenti energetici necessari”.
Nelle pieghe delle delibere burocratiche si nascondono altre insidie: con un colpo di genio della politica, il finanziamento è stato fatto passare come “contributo”. Risultato: le ditte accreditate per la ricostruzione devono essere in possesso dell’attestazione SOA, la certificazione europea obbligatoria per la partecipazione alle gare d’appalto.
“L’introduzione di questo requisito di fatto esclude tutte le aziende locali abilitate a partecipare” spiega Aureliano. “Per questa ragione abbiamo pensato di consorziarci con realtà in possesso dell’attestazione”. Per fare cosa? Il primo passo da compiere prevede la ricostruzione partecipata di moduli provvisori con strutture di legno, seguendo i criteri della bioedilizia e quelli del risparmio energetico….
Sempre nell’articolo:
– Emilia: esperienze di autocostruzione naturale e antisismica
– Pensare alla ricostruzione con coscienza sociale
– I limiti burocratici di una politica sorda e alienata
– Progetti in legno, paglia e terra cruda
La versione completa dell’articolo “Terremoto in Emilia: un’altra ricostruzione è possibile” è disponibile nel numero di Novembre 2012 di Terra Nuova, anche come eBook.

 

Terra Nuova Edizioni vi consiglia la lettura dei seguenti titoli pubblicati nella collana Bioedilia, Fai da te ed Energie rinnovabili:

 

 

 

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